Economia & Impresa sociale 

Ragazzi fuori famiglia: una gelateria per sorridere

Dopo Genova, apre a Bologna il secondo punto vendita di È buono, la cooperativa nata per dare lavoro ai giovani in uscita da percorsi di affido e comunità: il franchising sociale diventa realtà. I ragazzi già formati sono circa 50, di cui 9 già lavorano per la cooperativa: il numero crescerà nei prossimi mesi

di Redazione

«Un gelato, tanti sorrisi» è questo lo slogan delle gelaterie della cooperativa sociale È buono, una start up per la formazione e l’inserimento lavorativo di ragazzi fra i 18 e i 20 anni in uscita da comunità o affido famigliare. Dopo la gelateria aperta a Genova lo scorso settembre, domani È buono apre un punto vendita anche a Bologna (in via Palmieri 37, zona Cirenaica, il quartiere di Francesco Guccini).

Si tratta del primo franchising sociale in Italia che vuole creare opportunità formative e lavorative a favore di ragazzi ex ospiti di comunità per minori e case famiglia. L’idea nasce con il sostegno di una rete di realtà di Genova e Bologna: l’Associazione Consulta Diocesana di Genova, l’Associazione Agevolando e l’Associazione Ancoraggio in collaborazione con Comune di Bologna, Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria don Paolo Serra Zanetti, Confcooperative Genova, Legacoop Bologna. I partner tecnici sono Carpigiani e Granarolo group e Fondazione San Zeno e Fondazione del Monte sono tra i principali sostenitori.

La scelta è quella di un gelato che punta all’eccellenza: delle materie prime, tutte naturali, della tradizione artigianale, dei prodotti provenienti da filiera sociale, senza preparati e semilavorati industriali. I ragazzi già formati tra Genova e Bologna sono circa 50, di cui 9 già lavorano per la cooperativa: il numero crescerà nei prossimi mesi.


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