Economia & Impresa sociale 

Tassi sociali e impiegati volontari: Mps riparte dal microcredito

Microcredito di Solidarietà, di cui banca Mps è cofondatrice e maggiore azionista, chiude il 2016 con richieste di finanziamento in crescita e oltre 644mila euro erogati soprattutto sotto forma di prestiti sociali e per start up. Un risultato reso possibile da tassi bassi ma anche da operatori bancari che lavorano gratuitamente

di Gabriella Meroni

Erogazioni per 644.106 euro, 204 prestiti, la gran parte dei quali concessi a Italiani, segno che ancora la crisi colpisce. Sono questi gli aspetti più significativi dell'attività del 2016 del Microcredito di Solidarietà di cui banca Mps è cofondatrice e maggiore azionista. L’Istituto è stato fondato nel 2006 per sostenere le persone in difficoltà e le microimprese del territorio in cui opera – Siena, il grossetano e la zona di Massa Carrara – contrastando povertà e disagio sociale e favorendo l'accesso al credito per coloro che non hanno i requisiti per utilizzare canali bancari tradizionali.

Il numero delle richieste nel 2016 ha registrato un aumento del 2,3% rispetto al 2015. In crescita soprattutto i prestiti produttivi (microimpresa e formazione), mentre quelli sociali sono rimasti sostanzialmente stabili. Rimane predominante il numero delle erogazioni sociali, 142 per complessivi 481.235 euro, rispetto a quelle produttive, 62 per complessivi 162.871 euro, di cui 8 a favore di microimprese, rappresentate da piccole aziende nel settore del commercio e dell'artigianato. Con i finanziamenti concessi nel 2016, Microcredito di Solidarietà ha erogato, dalla sua data di fondazione nel 2006, complessivamente 1.979 prestiti per un totale di 6.368.585 euro. L’esercizio chiuso al 31 dicembre scorso è stato il primo redatto dopo la trasformazione del contesto normativo esterno e l’iscrizione da parte di Banca d’Italia della Società al nuovo elenco degli operatori del microcredito, avvenuta il 2 agosto 2016.

Anche nel 2016 è stata confermata la predominanza delle richieste degli italiani rispetto a quelle di stranieri, ulteriore dimostrazione della persistenza della crisi. I piccoli prestiti costituiscono, quindi, una possibilità di finanziamento per piccole aziende in fase di start-up o per sostenere il costo dei corsi di qualificazione professionale per giovani alla ricerca di prima occupazione o per persone che hanno perso il lavoro. La distribuzione delle richieste per genere, dopo il progressivo avvicinamento della forbice fra domande degli uomini e quelle delle donne in atto nel triennio 2013-2015, ha mostrato per il trascorso esercizio una netta predominanza del genere maschile, 173 uomini contro 136 donne, e questo anche sul fronte delle iniziative imprenditoriali.

Microcredito di Solidarietà ha così portato un aiuto concreto alla comunità locale, mantenendo un tasso fisso particolarmente basso, la gratuità delle istruttorie e la sensibilità nella valutazione delle necessità di rientro delle situazioni di maggior disagio sociale, grazie al supporto dato dai volontari (quasi tutti ex dipendenti bancari in pensione), dai consiglieri di amministrazione e dai sindaci revisori (che operano gratuitamente) e non ultimo dal principale azionista, Banca Mps, che mette a disposizione locali, supporti tecnici e personale distaccato.


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