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Cooperazione & Relazioni internazionali

Tremila giovani egiziani in viaggio per incontrare Papa Francesco

La paura e il sangue della domenica delle Palme non fermano i giovani egiziani. Partiranno il 25 aprile, 250 per ogni diocesi d'Egitto, con il contributo di ACS-Italia: «Ora più che mai è essenziale donare ai giovani egiziani motivi per vivere e per sperare», afferma padre Hani Bakhoum Kiroulos, segretario del patriarca copto cattolico.

di Redazione

La paura non ferma i giovani cattolici d’Egitto. Tremila giovani egiziani incontreranno Papa Francesco nella sua prossima visita al Cairo: partiranno il 25 aprile, 250 per ogni diocesi egiziana più mille dalla capitale e in questo pellegrinaggio verso la capitale condivideranno dei momenti di riflessione e preghiera in alcuni santuari del paese, ma anche visite a ospedali e centri di accoglienza del Cairo il giorno prima dell’arrivo del Pontefice. A sostenere il pellegrinaggio dei giovani sarà Aiuto alla Chiesa che Soffre: «Ora più che mai è essenziale donare ai giovani egiziani motivi per vivere e per sperare», afferma padre Hani Bakhoum Kiroulos, segretario del patriarca copto cattolico Ibrahim Isaac Sidrak.

La visita di Papa Francesco al Cairo avrà luogo il 28 e il 29 aprile prossimi e dopo gli attentati che hanno insanguinato la Domenica delle Palme, opportunità di incontrare Francesco è fondamentale per i giovani cattolici d’Egitto. «L’incontro con il Santo Padre rappresenta un momento cruciale per i nostri fedeli – continua padre Bakhoum che è anche vice coordinatore della visita apostolica – e tanti dei nostri ragazzi avevano espresso il desiderio di parteciparvi».

Aiuto alla Chiesa che Soffre ha promosso anche in passato analoghe iniziative in favore dei giovani appartenenti alle Chiese perseguitate, permettendo loro di prendere parte alle Giornate Mondiali della Gioventù o di incontrare il Santo Padre in occasione di alcune visite apostoliche: «I giovani sono il futuro della Chiesa perseguitata – spiega il direttore di ACS-Italia, Alessandro Monteduro – e per questo riteniamo necessario che vivano esperienze di comunione con la Chiesa universale. Dopo i recenti attentati del 9 aprile, il nostro supporto non può mancare ai giovani egiziani e alla visita del Papa in Egitto. Rispondiamo dunque all’orrore del terrorismo con la speranza di migliaia di giovani cattolici egiziani desiderosi di incontrare il Santo Padre e pregare per la pace ed il dialogo tra tutte le fedi».


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