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Politica & Istituzioni

Paritarie e fondi europei: risorse accantonate, ma tempi indefiniti

L'onorevole Calabrò ha chiesto ieri alla ministra Fedeli i tempi per la revisione dall'accordo di partenariato europeo che consentirà anche alle scuole paritarie di accedere ai fondi Pon. La ministra non ha dato alcuna risposta sui tempi necessari, ribadendo però che una quota dei fondi è stata accantonata per le paritarie

di Sara De Carli

Ministra Fedeli, quanto ci vorrà per la revisione dall'accordo di partenariato europeo che consentirà anche alle scuole paritarie di accedere ai fondi Pon? Lo ha chiesto ieri alla Camera l’onorevole Raffaele Calabrò, in una interrogazione a risposta immediata. Dalla ministra non è arrivata alcuna indicazione di tempi.

La risposta ha precisato che «le scuole paritarie non sono state completamente escluse, in quanto è stato loro consentito di partecipare in rete o in collaborazione con le istituzioni scolastiche statali», per via della tipologia delle risorse. Le scuole paritarie infatti, ha ripetuto la ministra, «non sono previste nell’accordo di partenariato come beneficiare del PON», accordo che anzi «stabilisce espressamente che i fondi europei escludono le scuole paritarie». Ora però come noto abbiamo una nuova disposizione di legge, la norma nazionale prevede che la locuzione istituzioni scolastiche indichino tutte le istituzioni scolastiche ai sensi legge 62. «Già dallo scorso gennaio abbiamo avviato presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri interlocuzioni per verificare iniziative attuative che risultino già allo stato compatibili con il quadro normativo comunitario. In attesa della definizione delle procedure europee, considerata la necessitò di avviare i bandi, è stata accantonata una quota parte dei fondi disponibili per preservare a vantaggio delle scuole paritarie adeguate risorse».


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