Media, Arte, Cultura

L’attivismo “disegnato”

Gianluca Costantini è un autore ravennate che da anni combatte le sue battaglie via twitter. È "riuscito" a farsi oscurare dal governo turco e ha indignato molti lettori francesi per un breve graphic novel sulla storia dei terroristi di Charlie Hebdo. Lo incontriamo al Festival dei Diritti Umani di Milano

di Matteo Riva

L'immediatezza dell'immagine, questo penso sia il segreto di Gianluca Costantini. Ci racconta come ha iniziato la sua attività da vignettista-fumettista, un lavoro che divide anche con l'insegnamento all'Accademia di Bologna. Nei primi anni 2000 si è servito infatti delle piattaforme di blogging (in ascesa in quegli anni) per diffondere le sue prime immagini. A supporto c'erano le reti internazionali dei centri sociali che utilizzavano le sue vignette per lanciare messaggi. Successivamente, l'avvento dei social media (in particolare twitter dove conta quasi 60mila seguaci) ha definitivamente permesso a Gianluca di ampliare il proprio pubblico, ora in continua crescita. A ciò si è aggiunge un'attività più autoriale con il fumetto e la pubblicazione di alcuni libri con l'editore Beccogiallo. Tra questi spiccano alcuni profili di politici della sinistra storica (Berlinguer, Gramsci, Pertini) e, in ultimo, i diari segreti di Pasolini.

Le storie più interessanti che ci racconta Gianluca riguardano tuttavia due casi specifici in cui il suo lavoro è diventato motivo di controversie. Il primo è accaduto con la pubblicazione sul magazine transalpino Courrier International (che potete leggere per intero qui) della storia dei fratelli franco-algerini diventati poi jihadisti e protagonisti della strage di Charlie Hebdo. Il racconto analizza il contesto sociale in cui i due terroristi sono cresciuti, mettendo in evidenza le loro difficoltà ad integrarsi nel sistema francese, le cui periferie diventano il nucleo preferenziale del radicalismo islamico. Questa "biografia dei terroristi" pare abbia indignato qualcuno in Francia, tuttavia è certamente stata un'idea coraggiosa che pensiamo faccia riflettere su come tutto ciò sia successo appena sotto casa nostra.



Il secondo riguarda invece una serie di vignette in opposizione al premier turco Erdoğan, uno dei bersagli preferiti di Costantini. Il blog di Gianluca è stato infatti successivamente oscurato dalle autorità in Turchia a causa dei suoi contenuti.


In ultimo, ricordiamo che potete seguire il lavoro quotidiano di Costantini a questo indirizzo: http://channeldraw.blogspot.it/


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