Attivismo civico & Terzo settore

Azzardo. Beccalossi: «La proposta del governo non ci piace, salta tutto»

«Se il Governo vuole un dialogo sul riordino dell'azzardo si parta dalla Legge No Slot della Lombardia». Lo dichiara l'assessore Viviana Beccalossi che, guidando la fronda delle Regioni, fa saltare il banco del (forse troppo) previsto accordo di giovedì in Conferenza Unificata

di Marco Dotti

«I facili e immotivati trionfalismi del Governo vengono riposti nel cassetto. Durante la riunione tecnica di oggi a Roma, mi sono fatta portavoce di chi ancora, prima fra tutte Regione Lombardia, non si ritiene soddisfatta delle proposte dell'Esecutivo in materia di contrasto al gioco d'azzardo patologico. Soprattutto per quanto riguarda le distanze e l'individuazione di luoghi sensibili».

Durissime le parole di Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana delegata dal presidente Maroni a trattare i temi connessi all'azzardo, al termine dell'incontro in preparazione della Conferenza Unificata Stato-Regioni fissata per giovedì 11 maggio.

Un appuntamento quello dell'11 – prosegue Viviana Beccalossi – che, invece, «non avrà luogo perché oggi, come nel recente passato, la Lombardia, insieme a Puglia, Umbria, Veneto, Liguria, Basilicata e alla Provincia autonoma di Bolzano, ritiene che le proposte del Governo non siano ancora soddisfacenti».

La Legge No Slot della Lombardia è la base di partenza. «Noi partiamo dalla nostra legge, quella approvata all'unanimità in Lombardia che, di fatto – conclude l'assessore Beccalossi – sta contrastando il proliferare di nuove macchinette e permette di sostenere i malati , quel fenomeno sociale che don Antonio Mazzi non ha esitato a definire l'eroina del terzo millennio».


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