Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Politica & Istituzioni

Nasce una cabina di regia sulla dispersione scolastica

«Servono interventi sistemici e di lungo termine, una metodologia d’azione condivisa e partecipata con un forte coinvolgimento dal basso», ha detto la ministra Fedeli. Per luglio ci sarà un documento operativo. La ministra ha chiamato Marco Rossi Doria, Anna Serafini e Enrico Giovannini

di Sara De Carli

Al Ministero dell'Istruzione nasce una cabina di regia per combattere la dispersione scolastica. Marco Rossi Doria, maestro di strada e già sottosegretario all'Istruzione, Anna Serafini, che nella sua carriera politica è stata autrice di numerose leggi a favore dei diritti dei bambini e degli adolescenti e Enrico Giovannini, economista, già presidente del'Istat e ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, ora portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS): sono questi i tre esperti chiamati dalla Ministra Valeria Fedeli nella cabina di regia sulla dispersione scolastica.

La cabina è presieduta dalla Ministra ed è composta da rappresentanti del Ministero, dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), dell’Unione delle Province (UPI), delle Regioni, del Ministero del Lavoro e ha iniziato i suoi lavori venerdì 12 maggio. «Combattere la povertà educativa è la base per combattere le altre povertà: da lì partono le disuguaglianze, così come le opportunità», ha detto la Ministra Fedeli.

L’Italia sta migliorando, ma ancora c’è da fare: la strategia Europa2020 prevede che l’Italia porti la quota degli abbandoni precoci al 10% entro il 2020. Nel 2006 questa quota era pari al 20,8%, nel 2015 al 14,7%.

L’obiettivo della cabina di regia è quello di arrivare entro luglio a scrivere un documento operativo: «la riduzione delle diseguaglianze è un diritto da garantire alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi, un beneficio per ciascuna e ciascuno e per la società nel suo complesso. Su questo fronte servono interventi sistemici e di lungo termine, una metodologia d’azione condivisa e partecipata con un forte coinvolgimento dal basso che metta al centro le studentesse e gli studenti, le docenti e i docenti, le famiglie. Dobbiamo contrastare la dispersione e creare opportunità per chi abbandona i percorsi di istruzione», ha ribadito la ministra.

Foto Nick Miller/Unsplash


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA