Attivismo civico & Terzo settore

Il Lazio ha la sua legge sul Servizio civile

Approvata dal consiglio regionale, mercoledì 17 maggio, la norma che istituisce il Servizio civile regionale. Tra i punti cardine: formazione, impegno civico e inclusione dei giovani. Istituito il Fondo che prevede 235mila euro nel 2017 e 575mila euro per ciascuna annualità 2018 e 2019. Il commento della consigliera e promotrice della legge Cristiana Avenali

di Redazione

Approvata ieri dal consiglio regionale del Lazio la legge che istituisce il Servizio civile regionale. A commentare l’approvazione la consigliera regionale Pd Cristiana Avenali promotrice della legge che è stata approvata alla Pisana mercoledì 17 maggio. Avenali osserva che la nuova norma regionale dà ai ragazzi del Lazio «un’opportunità in più in campo formativo e di acquisizione di competenze, utile a mettere in pratica le nozioni acquisite con lo studio e allo stesso tempo di costruire la società e i cittadini del futuro, consentendogli di partecipare ai numerosi progetti inclusivi, solidali e attenti al patrimonio storico, paesaggistico e ambientale dei territori».

Avenali prosegue: «È questo un provvedimento davvero importante, che ha recepito anche le indicazioni del recentissimo decreto legislativo 40/2017, che determina la nascita del Servizio Civile Universale, ed è stato un cammino da subito molto condiviso. La proposta di legge, presentata da me nel 2014, è stata oggetto di un continuo confronto e concertazione con gli altri consiglieri e con enti, associazioni e realtà del terzo settore, coinvolti nelle numerose audizioni, in un clima di costante dialogo e scambio di idee».

Con l’istituzione del Servizio civile regionale la Regione Lazio si dota, secondo Avenali, di un quadro normativo efficace e snello, con strumenti agili e una forte conoscenza dei propri territori e delle loro peculiari necessità. L’obiettivo è quello di rendere più agevole l’azione di un sistema sottolinea la consigliera «già funzionante all'interno del servizio civile nazionale, una rete di soggetti e progetti che hanno nell’inclusività, nella solidarietà, nella cittadinanza attiva e nell’attenzione al territorio e al bene comune le loro priorità, “pensando globalmente e agendo localmente”. La nostra legge, alla luce del nuovo decreto nazionale, intende sostenere e ampliare proprio la rete regionale oggi costituita da 316 enti accreditati, che rischiava di scomparire, dando la possibilità di fare questa esperienza ad un numero sempre maggiore di ragazze e ragazzi».


«Scegliendo un progetto di servizio civile i giovani hanno l’opportunità di contribuire alla realizzazione di progetti di volontariato, di sensibilizzazione, di rispetto della legalità, di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale, storico artistico e culturale regionale», spiega Cristiana Avenali. «La funzione della Regione sarà quella di proporre un programma triennale ed un piano annuale attuativo degli indirizzi triennali. Viene dato grande risalto agli strumenti per la promozione del servizio civile, alle attività formative, educative e di informazione e di certificazione delle competenze acquisite. Si istituisce inoltre l’albo degli enti e organizzazioni del servizio civile regionale, e la Consulta quale organo fondamentale di confronto e raccordo”, prosegue ancora Avenali. «I giovani in servizio civile potranno partecipare a progetti di durata variabile, in Italia e all’estero, e sono ammessi i giovani stranieri, quelli con disabilità e anche i ragazzi tra 16 e 18 anni in accordo con l’Ufficio scolastico regionale. Per i volontari saranno possibili esenzioni e agevolazioni. Infine, è stato istituito il Fondo per il servizio civile regionale che prevede 235mila euro nel 2017 e 575 mila euro per ciascuna annualità 2018 e 2019».


Cristiana Avenali nel concludere ha voluto ringraziare «l’assessora Visini, tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, che hanno contribuito a migliorare la legge anche in aula e naturalmente gli enti, le associazioni ed i volontari con cui c’è stata una comunicazione proficua e continua» e ha osservato che: «Oggi il Lazio è una regione all’avanguardia nelle politiche giovanili, che crede nel volontariato e nell’impegno dei nostri ragazzi e nella costruzione per loro di un futuro migliore, per una Regione innovativa e meritocratica, ma soprattutto inclusiva, sostenibile, solidale».

In apertura foto di Andrew Itaga/Unsplash


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