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L’elenco dei 12 vaccini obbligatori per l’iscrizione a scuola

Il Consiglio dei Ministri ha reintrodotto l'obbligo di vaccinazione per la scuola, già da settembre. Diventano 12 le vaccinazione obbligatorie, tra cui quelle contro il morbillo e la meningite b e c. Chi non si vaccina non potrà andare al nido né alla scuola dell'infanzia, mentre per le scuole dell'obbligo scatteranno sanzioni fino a 30 volte superiori a quelle attuali

di Sara De Carli

Antipoliomielite, antidifterica, antitetanica, antiepatite b, antipertosse più anti-haemophilus influenzae di tipo b, antimeningococcica di tipo b, antimeningococcica di tipo c, antimorbillo, antirosolia, antiparotite e antivaricella. Sono queste le 12 vaccinazioni obbligatorie per poter frequentare la scuola dall’anno scolastico 2017/18, ovvero da settembre. Il Consiglio dei Ministri di oggi ha approvato il decreto che reintroduce l’obbligo di vaccinazione per la frequenza scolastica, dopo averlo tolto nel 1999: «siamo arrivati ampiamento sotto i 95% per le vaccinazioni obbligatorie e per le raccomandate – ma di primaria importanza per la salute pubblica – non siamo nemmeno vicini al 90%», ha spiegato la ministra Beatrice Lorenzin. L'obbligatorietà vale per tutte le scuole, da 0 a 16 anni.

«Oggi non siamo in emergenza, altrimenti la ministra della Salute agirebbe con ordinanze, ma vogliamo evitare di andare in quella direzione», ha detto in premessa il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, oltre al fatto che negli ultimi mesi diverse regioni sono intervenute in materia, per cui «il Governo sente esigenza di dare un indirizzo generale».

La prima decisione quindi è quella di rendere obbligatori una serie di vaccini che finora erano solo raccomandati, tra cui morbillo e la meningite. L'obligatorietà scatterà con l'entrata in vigore del decreto approvato oggi, quindi appensa sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. La seconda decisione, conseguente alla obbligatorietà dei vaccini, è quella di «prendere alcune misure che rendono l’obbligatorietà più cogente, per ridurre al minimo la fascia di popolazione che non è protetta». E qui si arriva alla scuola.

Chi non è vaccinato non potrà a iscriversi al sistema di istruzione 0-6 anni. La regola in realtà è più generale – ha precisato più volte la ministra Lorenzin – e riguarda tutti gli studenti e tutte le scuole, dagli 0 ai 16 anni: all’atto dell’iscrizione «le famiglie dovranno esibire i certificati di vaccinazione o l’iscrizione a liste d’attesa. Per quanto riguarda la scuola dell’obbligo la mancanza di questa documentazione produrrà da parte dell’autorità scolastica la segnalazione all’autorità sanitaria e sanzioni che sono dalle 10 alle 30 volte maggiori di quelle esistenti, che hanno uno scarsissimo potere di deterrenza», ha spiegato Gentiloni. Quindi per la scuola dell’obbligo l’iscrizione si potrà fare, ma – queste le parole esplicite della ministra Lorenzin – «se tu non sei in regola con le vaccinazioni, la scuola riferisce all’Asl, che ha l’obbligo di contattare la famiglia, dandole un tot di giorni per vaccinare il figlio. Se questo non avviene, scatta una sanzione molto elevata. E questo ogni anno, non una tantum».

Il premier ha chiarito che «agiremo in modo graduale, perché il sistema sanzionatorio ha tra gli obiettivi quello di informare e coinvolgere le famiglie, non solo di stabilire sanzione». «Siamo sicuri che questa presa in carico della famiglia eliminerà gran parte delle percentuali di non vaccinazione, che sono legate prevalentemente a una non percezione del rischio e a un non coinvolgimento della famiglia nel processo della vaccinazione», gli ha fatto eco la ministra Lorenzin. Qui il comunicato ufficiale uscito in serata.

Foto Stefano Pedrelli per Centro Medico Sant'Agostino


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