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Tris dell’Urbano alla Clericus Cup

Si è concluso il campionato pontificio di calcio per seminaristi e sacerdoti che ha visto trionfare per la terza volta nella storia del torneo il Seminario Maggiore della Congregazione per l’evangelizzazione dei Popoli. In finale i Leoni d’Africa hanno battuto per 2-0 la Gregoriana. Bronzo per il Mater Ecclesiae che ha superato nella finalina il Redemptoris Mater

di Redazione

Il Pontificio Collegio Urbano ha fatto tris, aggiudicandosi per la terza volta la Clericus Cup, il campionato pontificio di calcio per sacerdoti e seminaristi promosso dal Csi. Quella di sabato 27 maggio è stata una giornata di “grazia” per i Leoni d’Africa con la maglia biancogialla del Dicastero missionario della Santa Sede che ha battuto la Pontificia Università Gregoriana 2 a 0. Le reti entrambe realizzate nella ripresa sono dell’ugandese Robert Ssekate, aiutato da un “peccatuccio” nel piazzamento del portiere magiaro della formazione amaranto, il secondo nel recupero a firma del nigeriano Basil Mbah, alla sua quarta finale consecutiva, e al suo terzo successo con la maglia del Seminario di Propaganda Fide.

Le due finaliste ce l’hanno messa tutta per onorare il motto della 11ma edizione, preso dalle parole del capitano di tutte le 18 protagoniste del torneo. “Mettiamoci in gioco nello sport e nella vita”. Sugli spalti al fischio finale esplode la gioia degli “Urban Lions”, cori zulu, fumogeni, vuvuzela e waka-waka incessanti per tutta la gara a supportare i giovani seminaristi africani. Nella finale mariana per il bronzo il Mater Ecclesiae con lo scudetto 2016 sul petto ha superato in uno scoppiettante 4-3 il Redemptoris Mater.

Il Seminario Maggiore della Congregazione per l’evangelizzazione dei Popoli torna oggi ad iscrivere il suo nome sulla Coppa con il Saturno, alzata al cielo dal capitano, il camerunense Romeo Ntsama, dopo la consegna avvenuta per mano del presidente del Centro Sportivo Italiano, Vittorio Bosio e del consulente ecclesiastico nazionale del Csi, don Alessio Albertini. L’Urbano conquista così dopo il 2014 e il 2015 per la terza volta il mondiale calcistico della Chiesa, promosso dal Centro Sportivo Italiano, con il patrocinio dell’Ufficio Nazionale del tempo libero, turismo e sport della Cei, del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e del Pontificio Consiglio della Cultura del Vaticano.
«Lo sport è una grande occasione per imparare qualcosa che serivrà nella vita, su tutto l’amicizia fra i popoli e l’incontro fra le diversità – ha detto don Albertini – Una partita di calcio non è scontro ma è occasione di incontrare compagni differenti. Attraverso un pallone si può dialogare anche senza conoscere la lingua altrui».

Ad assistere alla finale c’erano i rettori dei due seminari. Quello del Pontificio Collegio Urbano, monsignor Vincenzo Viva (nella foto in apertura con la coppa), negli ultimi quattro anni ha sempre potuto tifare per i suoi ragazzi in finale, festeggiando oggi sul campo la vittoria dello scudetto come nel 2014 e 2015 ed applaudendo un anno fa la vittoria ai rigori del Mater Ecclesiae. Per il Rettore della prestigiosissima Università gesuita, il portoghese Nuno da Silva Gonçalves, è stata invece la prima volta. La Gregoriana dal 2012 non era infatti più arrivata in finale, chiudendo sempre al terzo posto nelle ultime tre stagioni ecclesia-calcistiche. Presente a bordo campo, supporter d’eccezione, anche il prefetto della Congregazione per l'educazione cattolica cardinal Giuseppe Versaldi, gran cancelliere della Università Gregoriana, che ha lodato l’iniziativa «La Clericus Cup è uno stimolo per un incontro ecclesiastico per le nuove generazioni; in un mondo diviso, possiamo dare esempio di comunione non solo nello studio delle scienze, ma anche nello sport. Mi congratulo con voi, seminaristi e sacerdoti, vinti e vincitori».

Come tradizione sono stati assegnati alcuni premi individuali: il miglior tecnico, il miglior portiere, il miglior giocatore e il miglior cannoniere. Il bomber del torneo è stato il messicano Luis Alvarez, goleador celeste del Mater Ecclesiae con 10 reti all’attivo. Sue tute le 4 reti odierne con cui il Mater Ecclesiae, ha superato per 4-3 il Redemptoris Mater, conquistando il bronzo Clericus 2017. Tra i portieri il riconoscimento è andato al numero 1 del Pio Brasiliano, Carlos Silva, un passato nel Goias e vicino, prima di entrare in seminario a squadre professionistiche quali Deportivo La Coruna e Cagliari. Mister Mario Caioli, ha visto premiata una stagione super della sua squadra finalista, mentre l’inglese della Gregoriana Mark Paver è stato applaudito da tutti come mvp del torneo.

In questa edizione del Mondiale vaticano, Tv2000, la tv della Cei, ha dedicato al torneo un’ampia parentesi nelle settimane in cui si è giocato il torneo. Lunedì 29 maggio, puntata speciale di “Sport 2000”, il rotocalco sportivo delle ore 19 condotto da Giampiero Spirito, dedicata interamente alla finale della Clericus Cup.