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Vergogna Nazionale: in Rai pubblicità pro-azzardo

Fatta la legge, trovato l'inganno: ieri sera, aggirando il divieto di pubblicità dell'azzardo, durante la partita della Nazionale la Rai ha più volte inquadrato i cartelloni di una nota società di scommesse. Solo distrazione? Oramai il servizio pubblico è allo sfascio

di Redazione

Ci si fa l'abitutine. Anche la peggio. La retorica va per la sua strada e il il Governo può dire – lo faceva il sottosegretario Baretta nelle scorse settimane – di avere bloccato a pubblicità del gioco d'azzardo sulle «reti generaliste» prima delle 22. Questo sulla carta. Ma è carta straccia, se poi a ogni partita della Nazionale le cose dicono ben altro.

Mentre è calato il silenzio sulla sponsorizzazione ancora in atto della stessa da parte del concessionario di slot e scommesse Gamenet-Intralot, che cosa dicono queste cose? Dicono dell'assoluta prepotenza delle lobby dell'azzardo e del silenzio della dirigenza Rai che, incurante (a pensar bene) della questione non ha dato direttive per non inquadrare i cartelloni pubblicitari di un'altra multinazionale dell'azzardo. Che cosa hanno visto gli italiani ieri sera lo vedete in questa immagine.

Ma oltre alla ferita istituzionale (la Rai ha pur sempre un contratto di servizio pubblico), si apre anche un problema: chi incassa per quel cartellone? Lo stadio? La Federazione italiana gioco calcio?

E la Rai? Manda – violando una norma – uno spot per l'azzardo, tra l'altro prima delle 22, senza nemmeno incassare una quota parte della sponsorizzazione? Comunque la si pensi, da qualunque parte la si guardi, questa è una fotografia impietosa e imbarazzante dello stato delle nostre istituzioni.


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