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Elezioni: la rivincita degli under 25 anti-brexit

Dai primi dati delle elezioni britanniche emerge un dato chiaro: l’affluenza record degli elettori tra i 18 e i 24 anni. Secondo il Telegraph il loro voto sarebbe stato decisivo per la sconfitta di Theresa May

di Ottavia Spaggiari

Come i giovani hanno mosso il voto a favore dei laburisti. Potrebbe essere questa la traduzione del titolo uscito venerdì mattina sul Telegraph, perché quest’anno, dopo la batosta della Brexit, gli under 25 si sono mossi e parecchio, per quello che diversi commentatori hanno interpretato come un voto che indica una nostalgia per l’Unione Europea. Se infatti a giugno dell’anno scorso il 75% (fonte Yougov) di questa fascia dell’elettorato britannico aveva votato per il Remain, segnando però una scarsissima affluenza alle urne (appena il 36% rispetto all’81% nella fascia 55-64 e 83% in quella over 65), quest'anno la fascia tra i 18 e i 24 anni ha raggiunto il 66.4%, almeno così risulta dai primi dati pubblicati da Sky News. Un risultato interessante, soprattutto se si considera che due anni fa, alle politiche del 2015, l’affluenza di questa fascia dell’elettorato si era fermata al 43% e se si pensa all’effetto boomerang di queste elezioni indette dal primo Ministro Theresa May, proprio per confermare il pieno consenso dei cittadini prima di sedersi al tavolo di una contrattazione per uscire dall’UE che, fino a ieri, si preparava durissima.

Secondo il Mirror si tratterebbe addirittura di una “vendetta” dei più giovani, nei confronti dell’elettorato più anziano che li aveva spinti fuori dall’Europa. Parole un po’ forti forse, quello che sembra però chiaro dai dati è che avere un’affluenza alta tra i più giovani è un segnale positivo per i laburisti. Secondo YouGov infatti, le probabilità di votare Tory aumenta di 8 punti per ogni 10 anni di età in più dell’elettore. Lo stesso Jeremy Corbyn ha puntato agli under 25 durante la campagna, mobilitando pop star e celebrità. La sua colazione con il rapper JME (700mila follower su Twitter), è diventata un caso mediatico. Un sondaggio fatto il mese scorso su un campione di 1000 studenti, Jeremy Corbyn e il partito laburista avevano ottenuto il 55% dei consensi, mentre solo 1 persona su 6 aveva detto che avrebbe votato Tory.

I sondaggi portati avanti dall’Higher Education Policy Institute e dall’organizzazione YouthSight, hanno rilevato che i temi più importanti per gli studenti, sarebbero proprio l’Europa e l’accesso alla sanità pubblica, mentre solo una minoranza darebbe la priorità all’indebitamento e alla questione sicurezza.


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