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Inbook, il libro per tutti

Un’idea lanciata in ambito inglese 10 anni fa che si sta diffondendo anche in Italia: il testo scritto è tradotto in simboli per agevolare bambini con disabilità complesse. Per sostenere il progetto è stata lanciata una campagna di crowdfunding. Primo volume, il Diario di Anna Frank

di Anna Spena

La novità è anche nel nome: “Inbook”. Di cosa si tratta? Sono libri in simboli, costruiti attraverso un adattamento e una traduzione in simboli del testo scritto affinché, attraverso il continuo rimando all’immagine, il lettore (bambino, ragazzo, adulto) con difficoltà di apprendimento, possa essere facilitato nella comprensione di quanto l’adulto racconta. È un progetto lanciato da le edizioni la Meridiana, una casa editrice di innovazione culturale, insieme all’ Associazione "Centro Documentazione Handicap" Accaparlante e alla Comunità L'Arca L'Arcobaleno.

Gli Inbook sono nati non meno di 10 anni fa in ambito inglese con l'obiettivo di aiutare i bambini con disabilità complesse a comprendere correttamente la sequenza delle parole. L'uso ha dimostrato che la loro applicazione può essere allargata ad altri campi, come ad esempio all'apprendimento della lingua da parte di bambini stranieri (laboratori in tal senso sono stati sperimentati anche nelle scuole da CDH/Accaparlante), oppure ai bambini con un semplice disturbo del linguaggio.

«Gli Inbook sono libri INsoliti, INtuitivi, INterculturali, che servono per stare INsieme, per l’INcontro, per INcuriosire e per l’Integrazione. A differenza di altri libri in simboli, gli Inbook traducono integralmente il testo e rispettano una forma condivisa da una community», racconta Elvira Zaccagnino, direttrice della Meridiana.

Gli Inbook costituiranno una collana chiamata “Parimenti… proprio perché cresco“. I primi due libri saranno Il diario di Anna Frank e Dracula.

Il progetto di collana è tra quelli selezionati da Banca Etica per innovazione tecnologica e costruzione di cittadinanza attiva. Come spiega Elvira Zaccagnino: «Si immagina che un progetto di innovazione tecnologica che consenta a tutti di esercitare la cittadinanza debba far uso di sofisticati meccanismi. Noi pensiamo che gli inbook, grazie all'uso dei simboli, che hanno valore universale e di semplice comprensione, consentano a persone a cui la lettura di testi, come classici della letteratura, risulta complicata, di accedere al pari degli altri alla lettura e siano uno strumento di facilitazione del diritto di cittadinanza. La diversità e la difficoltà nella comprensione non possono diventare un impedimento». L’invito delle edizioni la meridiana, dell’Associazione "Centro Documentazione Handicap" Accaparlante e della Comunità L'Arca L'Arcobaleno è a sostenere il progetto partecipando al crowdfunding che ha come scadenza l’8 agosto.

Per partecipare e sostenere il progetto questo è il link: http://sostieni.link/15157


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