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Conscious Contemporary Tailoring: tessuti che uniscono innovazione, riuso e recupero dalle dipendenze

La Fondazione San Patrignano, l'impresa sociale Making for Change e il London college of fashion danno il via a un progetto inedito: ricavare tessuti di qualità da materiale di scarto, fibre tessili, carta o plastica

di Redazione

San Patrignano collabora con UAL London College of Fashion di Londra (LCF) e con l’impresa sociale Making for Change in una partnership che combina design all’avanguardia e sapienza artigianale per generare cambiamento sociale. Nato da un’idea della Fondazione Zegna, il progetto Conscious Contemporary Tailoring unisce le doti di ognuna delle tre realtà coinvolte, esaltando le abilità artigianali e la capacità di ideazione e innovazione, ponendo l’accento sui valori del recupero e dell’integrazione.

Come evidenzia Anna Zegna di Fondazione Zegna: “Conscious Contemporary Tailoring è un progetto speciale già nel nome: tre parole chiave che portano al centro dell’iniziativa il valore delle persone, l’attualità dell’ispirazione e l’orizzonte stilistico e tessile dell’idea. Il London College of Fashion, la tessitura di San Patrignano e la Fondazione Zegna hanno dato vita a qualcosa di straordinario, che associa la manualità di mestieri antichi alle tecnologie innovative e a nuovi filoni di creatività. È un progetto a cui sono particolarmente legata, perché ricalca quell’attenzione al sociale che era tanto cara a mio nonno e che è rimasta intatta nello spirito e nell’impegno della Fondazione Zegna.”

Il progetto ha inizio con le ragazze del laboratorio di tessitura di San Patrignano. A febbraio 2017, Tom Adams, docente al corso di laurea BA (Hons) Fashion Technology in abbigliamento maschile al LCF e Bethany Williams, designer di abbigliamento maschile e neolaureata LCF, sono stati a San Patrignano per creare tessuti a telaio manuale insieme alle ragazze della tessitura. Sono stati prodotti campioni unici, costruiti intrecciando materiali di scarto industriale, oppure fibre tessili, fili di carta o plastica.

Questi tessuti sono stati la base e l’ispirazione per un concorso di idee che ha coinvolto 70 studenti di moda uomo dello UAL London College of Fashion. Il 28 giugno si è conclusa questa seconda fase, con la selezione di sei progetti finalisti da parte della commissione del College. Durante l’estate tutti i tessuti finiti passeranno dalle mani delle tessitrici di San Patrignano a quelle delle donne di Making for Change, un’unità di formazione e produzione di moda, con sede in carcere femminile nel Regno Unito. Qui i bozzetti vincitori prenderanno forma.

“Siamo veramente emozionati di aver partecipato insieme alla Fondazione Zegna e San Patrignano, a questo progetto veramente collaborativo con il fine comune rivolto al sostegno e alla riabilitazione. Questo progetto rientra nell’area Better Lives, un termine che usiamo a LCF per descrivere come la moda può essere usata come disciplina per guidare i cambiamenti, costruire un futuro sostenibile e migliorare il nostro modo di vivere. Come capo del London College of Fashion, da tempo sono coinvolta in Better Lives, e so che l’istruzione è un fattore chiave per il processo di riabilitazione e il mantenimento delle persone lontano dalle strutture penitenziarie. Le imprese sociali come Making for Change e San Patrignano sono vitali per garantire l’accesso alle aziende in cui è centrale l’aspetto creativo; offrono agli individui la possibilità di diventare indipendenti e contribuire alla società in modo più positivo e credo fermamente che il talento e la creatività non conoscano confini sociali o culturali”, nota Frances Corner Obe, docente e numero uno del London College of Fashion, UAL.


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