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I buoni numeri del Bilancio di Missione 2016

Incoraggianti i risultati ottenuti nell'anno di celebrazione del 120° anniversario dalla nascita dell'ente. 12mila le persone assistite nelle 19 sedi territoriali tra Piemonte, Lombardia e Liguria. Per ogni euro immesso nei servizi residenziali e diurni, la Fondazione restituisce valore per 3,65 a dimostrazione della capacità dell’ente di generare valore

di Redazione

Una missione lunga 120 anni. È quella di Fondazione Istituto Sacra Famiglia onlus che può essere riassunta nella cura delle fragilità, e nello sguardo sempre rivolto a coloro che ne condividono il percorso: ospiti in primis, ma anche le loro famiglie, i collaboratori e i tanti e preziosi volontari. Il Bilancio di missione 2016 presentato nella mattinata di giovedì 29 giugno è il frutto di questo lungo cammino e delle scelte strategiche che hanno tradotto in servizi innovativi e sostenibili la vocazione a prendersi cura degli ultimi. Quella vocazione che nel 1896 spinse don Domenico Pogliani a fondare l’Ospizio Sacra Famiglia
Oggi Sacra Famiglia è una realtà socio sanitaria d’eccellenza con 19 sedi tra Lombardia, Piemonte e Liguria. Nell’ultimo anno ha assistito 12mila pazienti, con più di 3mila servizi erogati, tra diurni e residenziali, e oltre 7mila servizi ambulatoriali e domiciliari.

La Fondazione dispone di circa 2mila posti letto, in strutture residenziali e diurne, e impiega più di 1.900 collaboratori tra medici, operatori socio assistenziali, terapisti, infermieri, educatori, assistenti sociali, psicologi, oltre al personale direttivo, amministrativo e tecnico che svolge attività di supporto. I volontari che quotidianamente offrono il loro aiuto sono oltre mille.

«Il bilancio di missione 2016 rappresenta un momento di riflessione speciale perché arriva al termine di un anno importante per Sacra Famiglia: il 120esimo dalla fondazione del nostro Istituto», commenta Don Marco Bove, presidente di Fondazione Sacra Famiglia Onlus. «Da oltre un secolo la nostra è una missione di cura che coinvolge tante persone in cammino con noi: gli ospiti e le loro famiglie, i nostri collaboratori, tutti coloro che prestano la loro opera professionale e i tanti, preziosi, volontari a cui va un immenso grazie. Si è chiuso un anno in cui i molti progetti in atto hanno continuato a portare i loro frutti, nella prosecuzione del Piano Strategico partito nel 2013 che ci sta portando al pareggio di bilancio previsto per il 2018, e a creare le condizioni per coniugare sostenibilità e missione. Ora però è il momento di raccogliere nuove sfide con l’obiettivo che da sempre ci accompagna nel nostro agire quotidiano: lavorare bene e insieme per aiutare le persone più fragili e dare sostegno e speranza alle loro famiglie».

I progetti e i servizi della Fondazione

Il 2016 è stato l’anno dell’aggiornamento del Piano Strategico con 31 nuovi progetti che si aggiungono ai 111 progetti già avviati nel precedente triennio.

In particolare, la maggiore collaborazione con Casa di Cura Ambrosiana ha permesso il miglioramento dei servizi sociosanitari che oggi sono sempre più integrati, come lo studio di Virgilio 2.0, il servizio di cura domiciliare integrata con i servizi di teleassitenza; il progetto Rsa Aperta che nell’ultimo anno ha aiutato 145 pazienti e le loro famiglie; il Counseling territoriale per l’autismo che ha coinvolto 253 persone, soprattutto minori, con importanti benefici sociali ed economici sia per le famiglie che per la comunità.

Nel prendersi cura quotidianamente dei più fragili – disabili, anziani, richiedenti asilo e rifugiati – la Fondazione offre servizi residenziali, diurni e ambulatoriali. Da sempre attenta nel leggere i bisogni della società, andando anche oltre il perimetro delle proprie tradizionali attività, proprio In quest’ottica sono stati sviluppati i servizi di accoglienza per rifugiati e richiedenti asilo, quelli di ospitalità per minori che vivono difficili situazioni famigliari e il servizio di housing sociale che accoglie temporaneamente persone e famiglie in difficoltà e che vivono transitori periodi di disagio.

Il valore sociale del Bilancio di Missione

Anche quest’anno viene riportata la valutazione dell’impatto sociale: in particolare per alcuni progetti è stato calcolato il cosiddetto Sroi (Social Return on Investment), che misura il valore del cambiamento generato (Outcome) in relazione agli investimenti necessari per raggiungerlo (Input). Grazie al contributo scientifico del Centro Studi sulla Filantropia Strategica di Fondazione Lang Italia, che ha supportato Sacra Famiglia nella misurazione, nel 2016 si è scelto di calcolare lo Sroi per due servizi innovativi che coinvolgono il benessere delle famiglie: Rsa Aperta per anziani e Counseling territoriale per l’autismo. I valori generati sono molto positivi, rispettivamente 2,70 e 2,92. In sostanza per ogni euro “immesso” nel progetto, i servizi hanno generato ritorni sociali di quasi 3 euro.

Per il 2016 è stato inoltre calcolato un ulteriore moltiplicatore del valore generato dalle attività residenziali e diurne che coprono circa il 93,5% dei ricavi di Fondazione: quelle residenziali e diurne. Il moltiplicatore mostra quindi il rapporto tra il valore distribuito alla collettività in termini di salari del personale, di redditi distribuiti ai fornitori e dei costi potenziali evitati dalle famiglie a seguito dell’accoglienza dei propri cari nei servizi residenziali e diurni di Sacra Famiglia, rapportato al valore dei ricavi da prestazioni per questi stessi servizi.
È emerso che per ogni euro immesso nei servizi residenziali e diurni, la Fondazione restituisce valore per 3,65 € a dimostrazione della capacità dell’ente di generare valore.

I numeri

Il 2016 è stato un anno di conferme rispetto al percorso di crescita e di ritorno alla sostenibilità economica della Fondazione. Sacra Famiglia l’ha vissuto con grande attenzione al consolidamento delle nuove attività e al miglioramento costante dei propri servizi.
Nello specifico, il 2016 registra ricavi per 90,3 milioni, in crescita rispetto agli 80 milioni del 2013: i ricavi per prestazione crescono così del 12,6% rispetto ai quattro anni precedenti e del 4,6% in confronto al 2015.
Parallelamente, dall’avvio del Piano Strategico nel 2013, sono aumentanti i costi: 91,2 milioni di euro che determinano il risultato negativo della gestione. La crescita dei costi è stata però funzionale allo sviluppo di numerosi nuovi servizi e, nello specifico, tale aumento rispetto all’anno precedente è dovuto in gran parte all’avvio della gestione della nuova struttura riabilitativa di Loano.
Positiva l’EBITDA che raggiunge i 3,75 milioni di euro.

Il risultato finale dell’esercizio 2016 è negativo, ma la perdita – 932 mila euro – è ridotta rispetto al 2015, in linea con le previsioni di recupero del Piano Strategico, e avvicina Sacra Famiglia all’obiettivo del pareggio di bilancio.
Occorre, però, precisare – sottolinea una nota – che i risultati della gestione sono di difficile comparazione rispetto all’anno precedente per effetto delle riclassificazioni introdotte dal DLgs 139/2015. Tuttavia, anche riclassificando il bilancio 2015 secondo la nuova normativa, i risultati 2016 sono migliorativi: la differenza tra ricavi e costi di produzione conferma e triplica il risultato raggiunto nel 2015, portando a un margine operativo lordo di quasi 4 milioni di euro. La differenza tra il valore della produzione e i costi di produzione totali migliora, riducendo la perdita del 79% rispetto al 2015