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Con DonApp il consumo diventa beneficenza

Grazie a un'applicazione e a un sito, mangiare, viaggiare, comprare e consumare si trasformano in donazioni a favore di progetti presentati dalle onlus aderenti. I venditori che aderiscono alla rete di DonApp donano una percentuale del guadagno alle associazioni scelte dal compratore. Il tutto si basa sull'idea che i clienti premino gli esercizi commerciali "virtuosi"

di Antonietta Nembri

Prenotare un viaggio, comprare i prodotti preferiti, ordinare la cena e allo stesso tempo donare? È quello che fa Donapp (sito e applicazione) che invita i consumatori a utilizzare sia il portale www.donapp.it sia l’App (scaricabile sia da AppStore si da GooglePlay) senza costi aggiuntivi. A fare la differenza, spiega una nota è la scelta dei negozi “virtuosi” sia fisici sia in e-commerce dove comprare con un click che si trasforma in un’offerta al progetto scelto attraverso l’App.

Ideato da un’omonima startup romana (nata all’interno dell’accelleratore di Luiss Enalabs) il progetto è nato, come spiega Stefano Dal Noce, Ceo di Donapp in modo semplice: «Tutto è cominciato dopo aver aiutato un amico in una raccolta fondi per la sua piccola onlus, ho capito che avrei potuto fare qualcosa per aiutare altre buone cause. L’obiettivo, sin dall’inizio, è stato quello di creare uno strumento, facile da usare, che permettesse a tutti di donare e di mettere in relazione il consumatore direttamente con il non profit. Ovviamente, dal momento che le persone hanno sempre meno soldi, il problema è stato quello di individuare qualcuno che volesse farlo al loro posto. Così ho pensato di coinvolgere direttamente le aziende che vendono le cose che compriamo. E infatti sono loro che donano parte del loro profitto per le buone cause, ma a muoverle è l’inarrestabile consumo dei singoli. Il passo successivo è stato permettere ai soggetti non profit interessati di inserire nella piattaforma i progetti per cui chiedono aiuto».


A sinistra, come scegliere la causa cui donare – a destra schermata per gli acquisti online. Ma è anche possibile scegliere negozi fisci

È nata così la piattaforma che trasforma i consumatori in benefattori attraverso gli acquisti abituali. Del resto – come rivela i dati del marketing – che in Italia, oltre il 70% dei consumatori passerebbe a un’azienda concorrente se solo fosse impegnata in scopi sociali, e la consiglierebbe ad altri mediante passaparola

Ma perché il sistema funzioni occorrono degli esercizi commerciali aderenti e delle associazioni che vogliano inserire i propri progetti. Da parte delle imprese – spiega una nota – basta compilare il form online inserito nell’app e decidere la percentuale da donare su quanto speso da ogni cliente. La cifra donata, si precisa, potrà essere portata in detrazione o deduzione fiscale. Per le associazioni che vogliono inserire i loro progetti da finanziare basta allegare il progetto online e tutto sarà valutato secondo criteri di trasparenza. La donazione è garantita a e controllata dalla Fondazione Italiana per il dono onlus che gestisce le due diligence dei progetti da finanziare, e dei finanziamenti e che effettua la tesoreria, la redistribuzione e la rendicontazione fiscale delle donazioni raccolte.

I primi progetti pubblicati sul portale vedono coinvolta Croce Rossa Italiana e in particolare il sostegno alla campagna “Cose dell’altro mondo” contro la carestia in Africa, partita a metà giugno (il 17, giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità). «Per questa campagna abbiamo deciso di affiancare ai normali canali di raccolta fondi anche Donapp perché crediamo che sia particolarmente significativo il fatto che si possa sostenere una battaglia così importante come la lotta alla più grave carestia degli ultimi decenni in Africa, semplicemente attraverso i normali comportamenti di acquisto di tutti i giorni» spiega Massio Pasci, responsabile fundraising di Cri. «Viviamo in una società abituata a poter acquistare comodamente da casa beni di ogni tipo, mentre purtroppo in altre zone del mondo non c'è la possibilità di poter avere in nessun modo neanche i beni minimi per la sopravvivenza. È proprio per questo che il sistema di raccolta fondi di Donapp ci è sembrato particolarmente adatto, perché trasforma un gesto come acquistare un bene magari non indispensabile, in una donazione che invece sarà indispensabile per chi oggi non riesce a sopravvivere. Speriamo che questa prima campagna segni un modo nuovo di donare».

Tra le prime realtà che hanno aderito alla fase iniziale di Donapp c’è la cooperativa L’Accoglienza che si occupa di case Famiglia per persone in difficoltà, minori, mamme gestanti e disabili e gestisce anche casa Betania per i minori in stato di abbandono, e che con donApp vuole portare al mare gli ospiti meno fortunati delle sue cinque case famiglia; Romanes, che ha costituito a Roma il primo club di rugby per disabili e propone la diffusione del Wheelchair, Rugby basket per disabili in carrozzina che vuole comprare delle carrozzine da rugby per i meno abili e infine la Fondazione Soleterre che si occupa delle popolazioni più svantaggiate e cerca di tutelare il diritto alla salute e alla parità di genere e che cerca fondi per assistere piccoli pazienti (bambini) dei reparti di oncologia pediatrica in Ucraina.

A poche settimane dal lancio accanto a marchi dell'ecommerce e a portali di prenotazione di viaggi e soggiorni, non mancano anche negozi fisici, al momento di Roma dove del resto l'app è nata, ma i fondatori sono fiduciosi anche perché iniziative analoghe anche se con funzionamenti differenti, ma sempre con l'obiettivo di sostenere i progetti delle non profit, un po' in tutto il mondo stanno spopolando.

Immagini tratte da DonApp.it


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