Politica & Istituzioni

I vaccini obbligatori scendono a 10

Lo prevede il nuovo emendamento della relatrice. Le vaccinazioni obbligatorie scendono da 12 a 10. Spariscono dall’elenco delle vaccinazioni obbligatorie le due relative al meningococco B e C, che verranno proposte attivamente dalle Asl insieme all'anti-pneumococcica e l’anti-rotavirus

di Sara De Carli

Su vaccini, dopo venti giorni, il risultato del confronto e della mediazione è sintetizzata nel testo due dell’emendamento 1.1000 presentato ieri in Commissione Igiene e Sanità del Senato dalla relatrice Manassero.

Le vaccinazioni obbligatorie e gratuite, per i minori tra zero e 16 anni, in base alle specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale relativo a ciascun anno di nascita, scendono da 12 a 10: anti-poliomielitica; anti-difterica; anti-tetanica; anti-epatite B; anti-pertosse; anti-Haemophilus influenzae tipo b; anti-morbillo; anti-rosolia; anti-parotite; anti-varicella. Spariscono dall’elenco delle vaccinazioni obbligatorie le due relative al meningococco B e C.

Le ultime quattro vaccinazioni stanno nell’emendamento in un gruppo separato dal primo, perché base della verifica dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte, dopo tre anni dall’entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e per sempre con cadenza triennale, per uno o più di questi quattro vaccini potrà disporre la cessazione dell'obbligatorietà.

L’anti-meningococcica B e l’anti-meningococcica C ricompaiono al comma successivo, che prevede che per questi vaccini – come pure per anti-pneumococcica e l’anti-rotavirus – le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano assicureranno l'offerta attiva e gratuita per i minori di età compresa tra zero e 16 anni, sempre in base alle specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale. Saranno quindi le Asl a proporre attivamente alle famiglie le quattro vaccinazioni. Sarà il Ministero, sentito l’Istituto Superiore di Sanità, entro dieci giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e poi con cadenza semestrale, il Ministero della salute, sentito l'Istituto superiore di sanità, a dare indicazioni operative per l'attuazione di quest’ultimo comma (qui il documento consegnato dall’ISS in Commissione). Il decreto-legge in materia di prevenzione vaccinale sarà esaminato dall'Assemblea del Senato non appena concluso dalla Commissione.


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