Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Comitato editoriale

Mandaci in Mongolia! Con il rally benefico

Al via il 14 luglio il "Mongol Rally 2017". Partirà su una Fiat 128 vintage anche l'equipaggio del Cesvi che percorrerà 14mila chilometri con destinazione Ulan Bator. L'ambizioso obiettivo è quello di raccogliere 10mila euro per contribuire ai progetti della ong in Tagikistan. Aperto il crowdfunding sulla piattaforma Costruzioni dal basso

di Antonietta Nembri

Un viaggio lungo due mesi dall’Europa alla Mongolia. 14mila chilometri che hanno un obiettivo: aiutare a sostenere i progetti umanitari di Cesvi. C’è anche questo al Mongol Rally 2017, la corsa non competitiva e solidale più celebre del mondo che vedrà un equipaggio italiano partire a bordo di una Fiat 128 d’epoca. Un team dedicato a Cesvi che chiede, attraverso il crowdfunding e un appello “mandaci in Mongolia”.

Un caratteristica del Mongol Rally è quella di non avere un itinerario fisso, per cui il team Cesvi che partirà il 14 luglio da Bergamo in direzione di Ulan Bator in Mongolia (la meta finale per tutti gli equipaggi partiti dall’Europa) passerà da diversi Paesi. Inoltre una delle regole è che si può partecipare sia con motociclette sia con auto in assetto amatoriale e senza l’utilizzo di Gps o autostrade. Indispensabili entusiasmo, spirito di avventura e grande capacità di adattamento.

Il team Cesvi è composto da tre membri che, per l’occasione, si sono attribuiti un nome in codice: a guidare l’auto sarà Giovanni Colle, esperto di motori (Moto), Giacomo Agosti, Project Cycle Management Advisor di Cesvi (Mato) ed Erik Brouwer, Desk Officer Assistant di Cesvi (Muto). Attraverso i social media e una piattaforma online dedicata, il gruppo racconterà tutte le tappe del Rally come in un vero e proprio di “diario di viaggio” che consentirà di rimanere aggiornati giorno per giorno sull’andamento della gara.

Durante il percorso Motu, Mato e Muto attraverseranno Italia, Albania, Grecia, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tajikistan, Kirghizistan, Kazakistan e Russia per approdare infine in Mongolia, a fine agosto.

«Il Mongol Rally si è consolidato nel tempo come un evento solidale imperdibile per gli amanti dell’avventura», sottolinea Daniela Bernacchi, General Manager di Cesvi. «Siamo molto orgogliosi di partecipare con un nostro team: questo lungo viaggio consentirà di unire l’entusiasmo per un’esperienza goliardica all’impegno a favore di chi ha più bisogno».

Lungo l’itinerario, l’equipaggio si fermerà ad incontrare i beneficiari dei progetti, per esempio in Italia, ad Amatrice, dove gli allevatori che hanno subìto danni a causa del terremoto hanno ricevuto nuovi macchinari per produrre latte; a Siracusa, dove l’Ong ha predisposto percorsi di formazione professionale per minori stranieri non accompagnati; e poi a Përmet, in Albania, dove l’ong sostiene il turismo sostenibile locale. I fondi raccolti sulla piattaforma costruzioni dal basso sosterranno le iniziative in corso in Tagikistan, dove Cesvi opera con progetti di educazione all’uso sostenibile dell’acqua, e di ripristino e manutenzione delle strutture idriche a beneficio di circa 600mila persone.

Accanto a Cesvi, – sottolinea una nota della ong- anche in questa iniziativa, ci sarà l’azienda Legami che si riconferma così un partner storico della fondazione bergamasca, con cui collabora dal 2008, a favore di importanti progetti di solidarietà internazionale. Legami è un’officina creativa che, attraverso le proprie collezioni di oggetti, sperimenta ed esplora nei 5 continenti diversi mondi (Stationery, Lifestyle, Beauty, Hi-Tech, Borse ed Accessori, Preziosi, Agende e Calendari).

Il Mongol Rally da regolamento prevede che ogni squadra raccolga almeno mille sterline (1.135 euro) da destinare in beneficenza, l’equipaggio Cesvi a bordo della sua auto vintage soprannominata “green mama” ha un obiettivo ambizioso: raccogliere 10mial euro «ambizioso così come i 14mila chilometri che ci separano dalla nostra meta. Ma noi ci crediamo e contiamo su di te» è l’appello del trio dal portale di crowdfunding