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Gli scout d’Italia racconteranno la bellezza dell’Umbria

Prende il via sabato 15 luglio il progetto "Tra Terra e Cielo": 10 percorsi di Route che vedranno 1.350 Rover e Scolte misurarsi con tre verbi: #ripartire, #ricostruire e #riscoprire. La proposta di servizio alle comunità locali colpite dal sisma del 2016 e lanciata dall'Agesci Umbria ha visto, ricorda il presidente nazionale Spanò una «adesione massiccia e consapevole al progetto»

di Antonietta Nembri

Sono 10 i percorsi di Route che vedranno protagonisti dal 15 luglio al 9 settembre 1.350 scout delle Comunità Rover/Scolte provenienti da 90 Clan/Fuoco di altrettanti gruppi scout Agesci di tutta Italia. Il progetto presentato nel salone d’onore di Palazzo Donini a Perugia è stato accolto dal ringraziamento della presidente regionale Catiuscia Marini. «Abbiamo molto apprezzato che l'Agesci nazionale e il Comitato Regionale abbiano riproposto e innovato l'iniziativa che fu messa in campo in occasione del terremoto che colpì l'Umbria e le Marche nel 1997» ha detto Marini. «Questa volta abbiamo a che fare con l'Appennino più “difficile” e spesso più “isolato” che veramente ha bisogno di essere sostenuto per evitare che il deleterio fenomeno dello spopolamento faccia danni come e più delle scosse sismiche. I territori che i ragazzi scout andranno a conoscere ed a vivere sono pieni di gente forte, che fin dai primi momenti del terremoto ha mostrato la sua volontà di ripartire. Ed il lavoro che potranno fare gli scout sarà proprio quello di aiutare le nostre popolazioni a riacquistare fiducia e speranza nel futuro». La presidente ha poi concluso: «Credo che un altro aspetto sia importante in questa iniziativa: l'aiuto in prospettiva che gli scout potranno dare alla Valnerina, raccontando a tutta l'Italia la bellezza di questi territori, del paesaggio, dei tesori religiosi, culturali ed artistici che scopriranno immergendosi in quella spiritualità benedettina che rappresenta l'anima di queste nostra terra».


I partecipanti alla presentazione del progetto "Tra Terra e Cielo", sotto il logo dell'iniziativa

Alla presentazione del progetto denominato “Tra Terra e Cielo” era presente il presidente nazionale Agesci Matteo Spanò che nel sottolineare il segno di una vicinanza particolare con l’Umbria da parte dell’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani ha ricordato: «Gli scout sono abituati a dare una mano, stavolta lo facciamo per restituire quella bellezza che l'Umbria da sempre ha regalato a tutti noi e lo facciamo con lo spirito della speranza. Oltre 1350 scout hanno aderito in maniera consapevole e massiccia per contribuire a un percorso che porti alla costruzione di opere concrete. Lo spirito è quello di sempre, mettersi insieme e condividere. Perchè non esiste sono l'emergenza immediata, ma anche quella della fase successiva».

A illustrare i dettagli della proposta che si caratterizza per "strada, spiritualità e servizio" il Comitato Regionale dell'Agesci Umbria. Il Responsabile Regionale Marco Moschini ha spiegato i percorsi aggiungendo: «Vogliamo ricostruire l'ordinarietà. Per gli scout della Branca RS, la Branca dei ragazzi di età compresa tra 16 e 21 anni, questa è fatta di strada, comunità, servizio. Camminare lungo i sentieri e sentire l'odore della fatica, l'incontro con le persone, la spiritualità dei luoghi. Questa proposta è il nostro modo per restare in Umbria, per non scappare via dopo il terremoto. I ragazzi e le ragazze che verranno nella nostra regione saranno testimoni della bellezza della nostra terra e lasceranno un segno concreto».

All’Assistente Ecclesiastico Regionale dell'Agesci Umbria monsignor Paolo Giulietti, Vescovo ausiliare della Diocesi di Peruga-Città della Pieve il compito di spiegare che "Tra Terra e Cielo" è anche riscoperta della preghiera e della contemplazione nei luoghi attraversati: «Il monachesimo benedettino è un tesoro, un'eccellenza da coltivare. L'aspetto spirituale risponde alle finalità educative della Route. I Clan che parteciperanno potranno raccontare che in Umbria c'è un angolo di territorio che è custode di questo immenso patrimonio».

Sull’aspetto legato al servizio è intervenuta Francesca Papalini, responsabile regionale dell’Agesci Umbria: «Per uno scout il servizio è la risposta a una chiamata. Il recupero dei luoghi e degli edifici è finalizzato alla trasformazione degli edifici in basi adibiti ad attività giovanili di ogni tipo, scout e non solo». Si tratterà di uno "sporcarsi le mani per lasciare un segno concreto" attraverso attività di animazione, pulizia del verde e lavori di manutenzione. Ma anche tre maxi progetti interessati al recupero funzionale di strutture da destinare ad attività per scout e non solo: l'ex area del tiro al volo a Monteluco di Spoleto, l'ex prefabbricato a Vallo di Nera adibito a Comune durante il terremoto del 1997 e l'ex scuola di Maltignano a Cascia.

Tre hashtag contrassegnano il progetto: #ripartire, #riscoprire e #ricostruire. Il “ripartire” sono i dieci percorso immersi tra natura e spiritualità con la possibilità di entrare in contatto con le comunità locali e svolgere attività di servizio. Tredici i punti notte individuati: Campi di Norcia, Cascia, Cerreto di Spoleto, Collegiacone, Maltignano, Monteleone di Spoleto, Monteluco, Norcia, Poggiodomo, Preci, Scheggino, Spoleto, Vallo di Nera.

Il riscoprire è dedicato alla spiritualità benedettina perché "Tra Terra e Cielo” è anche riscoperta della preghiera e della contemplazione nei luoghi attraversati. Sono previsti incontri e testimonianze con gli eremiti della Valnerina; monaci benedettini di Norcia; suore agostiniane di Cascia; frati francescani di Spoleto.

Il ricostruire sarà lo sporcarsi le mani per lasciare un segno in particolare con i tre maxi progetti che riguardano strutture poste lungo particolari vie di comunicazione (sentieri, routes strade e cammini) e fungeranno da stazioni di posta, polo educativo/ambientale e da presidio di Protezione Civile sul territorio.

Il tradizionale augurio di “Buona strada” va ora ai 1350 scout che da sabato 15 luglio, provenienti da 17 regioni diverse, inizieranno le routes sulle terre benedettine.

Le foto della presentazione sono di Debora Bufalini
In apertura foto di Martino Poda/Agesci Umbria