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Cooperazione & Relazioni internazionali

Francia: Macron taglia di 140 milioni di euro gli aiuti pubblici allo sviluppo

Nel piano di austerity richiesto dalla Corte dei conti francese a scapito della spesa pubblica e imposto da Macron, il ministro dei Conti pubblici, Gerald Darmanin, annuncia un taglio di oltre 140 milioni di euro alla cooperazione allo sviluppo. Le ONG francesi in rivolta: “Il presidente tradisce la parola data. È uno scandalo”

di Joshua Massarenti

4,5 miliardi di euro. E’ l’ammontare dei tagli che la Corte dei conti francese aveva indicato nel suo rapporto pubblicato a inizio luglio per consentire alla Francia di tornare ad un deficit pubblico pari a 3% del Pil nazionale. Presto fatto, prima il Presidente Macron, poi il suo Premier Edouard Philippe, hanno chiesto a tutti i ministeri uno sforzo per raggiungere questa cifra. Nessun settore dell’amministrazione statale viene risparmiato, nemmeno quelli a cui il Presidente della Repubblica aveva promesso una difesa a spada tratta.

In questo nuovo piano di austerity, il ministro dei Conti pubblici, Gerald Darmanin, ha annunciato di aver centrato l’obiettivo. A farne le spese sarà anche la cooperazione francese allo sviluppo, con un taglio previsto di oltre 140 milioni di euro nel budget 2017. Questa riduzione dell’aiuto pubblico allo sviluppo rappresenta circa il 50% dei tagli annunciati nel budget del ministero degli Affari esteri francese, pari a 282 milioni di euro.

Secondo i dati preliminari diffusi dal Comitato di aiuto allo sviluppo (DAC) dell’OCSE, nel 2016 l’apporto netto dell’Aps francese ammontava a 8,6 miliardi di euro,pari a 0,38% del Pil nazionale e con un leggero aumento rispetto al 2015 (dove l'APS francese si era attestato su 8,15 miliardi di euro).

Il presidente Macron si era impegnato a riservare lo 0,7 del Pil nazionale agli aiuti pubblici allo sviluppo entro il 2025, ma questa riduzione drastica avrà conseguenze drammatiche su milioni di vite umane

Claire Fehrenbach, amministratrice di Coordination Sud

“Se questo nuovo taglio budgetario verrà confermato, il livello dell’APS francese raggiungerà un livello tra i più bassi della sua storia, e questo sin dall’inizio del quinquennio di Emmanuel Macron. Il presidente Macron si era impegnato a riservare lo 0,7 del Pil nazionale agli aiuti pubblici allo sviluppo entro il 2025, ma questa riduzione drastica avrà conseguenze drammatiche su milioni di vite umane”, denuncia Claire Fehrenbach, amministratrice della piattaforma delle ONG francesi, Coordination Sud, e direttrice generale di Oxfam France.

Per il Presidente di Coordination SUD, Philippe Jahshan, i tagli del governo non sono ammissibili. “Dopo aver sabotato la tassa sulle transazioni finanziarie, ora tocca al budget della solidarietà internazionale. In meno di una settimana, Emmanuel Macron si rimangia la parola e sacrifica due strumenti essenziali del suo finanziamento. Come dare credito agli annunci del Presidente sulla lotta contro il cambiamento climatico?”, si interroga Jahshan. “Non è accettabile. La misura è colma! ”

Dal canto suo, il direttore dell’ong ONE France, Friederike Röder, sottolinea che i 140 milioni di euro di taglio previsti “consentono a circa 1,4 milioni di persone colpite dal virus dell’HIV di avere accesso ad un trattamento vitale”.

Foto di copertina: Il Presidente francese Emmanuel Macron all'Eliseo. Credito: Presidenza della repubblica del Messico/Flickr


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