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Vaccini e conflitti di interesse: premi e denaro a chi li promuove

Un’interrogazione parlamentare solleva il caso del cospicuo finanziamento elargito dal maggiore produttore di vaccini a favore dell’ateneo presieduto dall’estensore del recente decreto sull’obbligatorietà vaccinale. E in Toscana il Codacons insorge contro la decisione della Giunta regionale di premiare con 3000 euro i pediatri più solerti nel vaccinare i propri pazienti

di Gabriella Meroni

Cominciano a sorgere i primi sospetti di conflitto di interesse legati all’introduzione dell’obbligatorietà dei vaccini per i minori di 16 anni. Si parte dal Parlamento, dove con un’articolata interrogazione con risposta orale in Commissione, sottoscritta dai senatori del gruppo Articolo1 Mdp (prime firmatarie Dirindin e Lo Moro), si chiedono al Presidente del Consiglio e al Ministro della Salute chiarimenti sulla «delicata situazione venutasi a creare a seguito del consistente finanziamento effettuato dalla Merck Sharp & Dohme, una delle maggiori aziende farmaceutiche del mondo, leader nella lotta contro le malattie prevenibili con vaccinazione, a favore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma per la chiamata diretta di un professore di prima fascia nel settore scientifico Igiene generale e applicata della Facoltà di Medicina e Chirurgia».

L’interrogazione sottolinea come l’Università Cattolica veda fra i propri autorevoli componenti il professor Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha svolto un ruolo significativo nella predisposizione del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019, mentre lo stesso Ricciardi «ha svolto un ruolo attivo di supporto tecnico-scientifico nella predisposizione del decreto legge 73/2017 sui vaccini, in corso di esame al Senato,e nella valutazione degli emendamenti al primo articolo dello stesso».

Gli interroganti si rivolgono al Governo per sapere, in particolare, «se non si ritiene che, in una materia così delicata come quella della obbligatorietà delle vaccinazioni ed in un contesto così difficile come quello che si sta creando in relazione alle esitazioni vaccinali, sarebbe stato opportuno evitare, almeno la coincidenza temporale, di ogni possibile situazione di interessi in conflitto (ancorché solo potenziali)». I senatori chiedono inoltre «se le procedure sono state adottate nel pieno rispetto, formale e sostanziale, della normativa in materia di conflitti di interesse e di trasparenza», visto anche che l’ISS è stato «l’unico organo tecnico scientifico che si è pronunciato», con una nota del 4 luglio, rispetto all’emendamento 1.1000 della Relatrice al DL 73/2017 sulla modifica dell’articolo 1, comma 1 in merito alla obbligatorietà dei vaccini».

Elargire premi ai pediatri che vaccinano oltre il 95% dei propri pazienti è mercificare l'atto sanitario

Codacons

Non è finita. Da Roma alla Toscana, dove scoppia il caso dei premi ai pediatri più vaccini-friendly. È infatti «scandaloso» per il Codacons l’accordo siglato dalla Regione che riconosce premi in denaro ai medici pediatri che sottopongono tutti i propri pazienti alle vaccinazioni. Una misura «talmente grave e iniqua» da portare l’associazione dei consumatori a presentare un esposto alla Corte dei Conti della regione e alla Procura di Firenze e una diffida nei confronti dell’Ordine dei medici. La Regione Toscana ha deciso di erogare al medico un importo di 15 euro per ogni atto vaccinale, premio che sale a 1.000 euro se si raggiunge una copertura vaccinale tra i propri assistiti maggiore del 95% per l’ esavalente, 1.000 euro per copertura maggiore del 95% per il morbillo, 1.000 euro per copertura vaccinale tra gli assistiti femmine maggiore dell’80% per il papilloma virus (qui l'accordo sottoscritto con la Fimp Toscana).

Tali premi sono dimezzati se il raggiungimento è tra 92 e 95% per l’ esavalente, tra 71 e 80% per papilloma virus. «Lo scopo sanitario della vaccinazione viene così mercificato», nota l’associazione, «e si trasforma in una corsa al profitto e alla somministrazione il più elevata possibile di vaccini. E con quali risorse verranno pagati i medici? Tali premi ricadranno sulle spalle della collettività?». Per tale motivo l’associazione ha deciso di presentare un esposto alla Corte dei Conti della Toscana, affinché verifichi eventuali usi impropri dei soldi pubblici derivanti dall’accordo in questione, e alla Procura di Firenze per accertare possibili fattispecie penalmente rilevanti. Una formale diffida sarà inoltre inviata all’Ordine dei medici di Firenze perché apra un procedimento disciplinare nei confronti di tutti i pediatri che hanno accettato emolumenti in denaro in cambio della vaccinazione di massa.


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