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Media, Arte, Cultura

Il peggio di hate speech e luoghi comuni, il video denuncia

Circa 256mila visualizzazioni in una settimana su Facebook: questo il risultato del video manifesto"Thanks for the hate speech" che lancia "Sapiens - Umani come si deve" un progetto digitale che nasce dalla necessità di un linguaggio adeguato di qualità e che vuol combattere post verità e fake news. A promuovere l'operazione LUZ

di Antonietta Nembri

Sono arrivate a 256mila le visualizzazioni del video manifesto Thanks for the hate speech con cui il progetto “Sapien – Umani come si deve” ha preso il via poco più di una settimana fa su Facebook. Stiamo parlando di un progetto digitale e social con una landing page che rimanda a Facebook, Instagram e You Tube e che ha un obiettivo: combattere il cosiddetto “hate speech” e il linguaggio volgare imperante soprattutto sui social. A lanciarlo LUZ.

Sapiens poggia le sue fondamenta su due parole chiave, autenticità e credibilità, per raccontare storie e personaggi con uno sguardo diverso, verticale, che vada a fondo nei contenuti e ne verifichi le fonti. Una community che dia spazio a una sana informazione e a notizie approfondite, ma anche a ironia e leggerezza, simbolo di un’intelligenza pop.

Si inizia con il video pubblicato su FB in cui tre persone, due ragazzi e una ragazza di circa trent’anni, sono seduti a tavola all’interno di un appartamento: sembra una serata tranquilla, purtroppo non lo sarà perché la discussione molto rapidamente prenderà una brutta piega e l'orrore della violenza verbale, celata dietro lo schermo e la tastiera, diventerà il vero protagonista della serata. Nel corto sono riportati anche commenti realmente lasciati sui social, parole che diventano pietre lanciate contro il prossimo, a dimostrazione dell’urgenza di un cambio di rotta. E un "alert" mette sull'avviso chi planasse per caso sulla pagina di Facebook: "Le ripuggnanti battute degli attori sono frasi comunemente usate in rete (eccetto quelle del Colonnello Kurtz di Apocalypse Naow)". E che l'obiettivo è stato centro lo dimostrano anche gli oltre 2mila commenti e condivisioni ottenute.

Sapiens è anche un modo per valorizzare l’archivio fotografico di LUZ, che sarà proposto attraverso diversi linguaggi, con video, testi e sound design creato ad hoc. Al suo interno anche diverse rubriche per dare spazio non solo alla fotografia e ai video ma anche all’aforisma e all’approfondimento di contenuti attraverso articoli. Tra i format presenti, “Wilson” è il video-diario di Dino Lanzaretti, un viaggiatore in solitaria in bici alla scoperta del mondo e dei suoi limiti, perso nell'inverno siberiano o nelle pianure della Mongolia. “Mono”, invece, propone le foto dell’archivio LUZ che immortalano le leggende del cinema, della musica, della moda, della letteratura e dello sport, fatte rivivere attraverso un montato video in formato verticale per essere visibile al meglio da supporto mobile.
Il cortometraggio scelto come manifesto, diretto da Andrea Corsini, è stato scritto da Cristian Micheletti, responsabile dell’area Publishing di LUZ, al suo fianco nella realizzazione di Sapiens, c’è Gabriele Ferraresi, Publishing Manager di LUZ


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