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Economia & Impresa sociale 

Una scuola orafa per persone con disabilità, made in Boccadamo

La Fondazione Boccadamo ha aperto una Scuola Orafa dedicata a persone con disabilità motorie. Il progetto si chiama “Il Valore del Gioiello”

di Redazione

La Fondazione Boccadamo ha aperto una Scuola Orafa dedicata a persone con disabilità motorie. Il progetto si chiama “Il Valore del Gioiello” e ha il sostegno di Etjca – Agenzia per il Lavoro. La nuova Scuola Orafa ha sede a Frosinone ed è stata inaugurata venerdì 14 luglio 2017. «Come imprenditore e presidente della Fondazione Boccadamo – ha affermato Tonino Boccadamo nel suo intervento – sono cosciente del valore che il nostro progetto di una scuola orafa per giovani “speciali” può rappresentare per tutti. Un volano di rilancio socio-culturale ma anche lavorativo. Un contributo al sostegno di una società dell’inclusione, dove ciascuno possa sentirsi valorizzato. Nel mese di luglio è stato attivato il primo corso orafo della durata di un mese, che accoglie giovani locali, in attesa di poter estendere la nostra iniziativa anche a livello nazionale ed internazionale. Un obiettivo che, sono certo, raggiungeremo con l’aiuto di amici e sostenitori, vicini a questa e altre nostre iniziative».

Presto la scuola – gratuita – sarà aperta a persone provenienti da tutta Italia, con una commissione di esperti che, insieme al presidente Boccadamo, valuterà il profilo dei candidati secondo diversi criteri, tra cui il grado di disabilità e lo stato sociale. I corsi avranno luogo all'interno della sede principale della Fondazione Boccadamo, con tre turni intensivi di lezioni con cadenza bimestrale per la durata di un anno, in cui si alterneranno attività pratiche e teoriche.

Una recente indagine Istat ha rivelato che in Italia meno di un disabile su cinque riesce a trovare un impiego. Supportando il progetto, Etjca assume una posizione forte contro l'esclusione delle persone disabili dal mondo del lavoro: «Come Etjca crediamo che il lavoro sia un diritto di tutti. A una disabilità non può e non deve aggiungersi il peso di non riuscire a raggiungere un’indipendenza economica», ha commentato Guido Crivellin, presidente di Etjca, «fornire a questi ragazzi la possibilità di rendersi autonomi dalla famiglia è per noi già una grande conquista».


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