Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Economia & Impresa sociale 

Lavoro: un curriculum senza nome per lottare contro le discriminazioni

Il governo di Madrid ha varato un protocollo che consentirà alle aziende, su base volontaria, di ricevere curriculum senza nome né fotografia né dati utili a stabilire età, sesso o nazionalità dei candidati. Un'idea della ministra della Sanità per combattere i pregiudizi e la disoccupazione tra donne e immigrati

di Gabriella Meroni

Un curriculum anonimo – senza nome e cognome, fotografia, dati personali – per evitare le discriminazioni contro persone immigrate, donne o figure over 50. È passata in Spagna l’idea della ministra della Sanità Dolors Montserrat, che della lotta contro gli stereotipi e il razzismo ha fatto una bandiera, e del collega Segretario di Stato per i servizi sociali e l'uguaglianza Mario Garcés: nel paese da oggi il cv anonimo è realtà. Il protocollo, firmato pochi giorni fa con le prime 78 aziende disposte ad accettare candidature senza dati, è il primo passo per l'attuazione di questa iniziativa. Da oggi in poi, le aziende avranno tre mesi di tempo per sviluppare un modello base di curriculum che verrà poi accettato dalle compagnie disposte volontariamente a farlo.

Il nuovo cv elimina la maggior parte dei riferimenti personali, come nome, sesso o età, fotografie, ma anche informazioni sugil studi superiori o universitari, con l’obiettivo di far risaltare la formazione lavorativa, le qualifiche maturate sul campo e le competenze che rendono adatto ciascun profilo alla funzione ricercata.

L’intento del governo spagnolo è quello di garantire una vera parità nei processi di assunzione, come ha spiegato Garcés. «Vogliamo abbattere le barriere e i pregiudizi e garantire processi di selezione trasparenti e non discriminatori». La Spagna non è la prima naziojne ad aver adottato, seppur in forma sperimentale, il cv anonimo: altri paesi, come Regno Unito, Germania e Svezia, hanno già avviato progetti pilota in questa direzione. Nella conferenza stampa di presentazione del progetto, il ministro ha spiegato come diversi studi hanno rivelato l'esistenza di pregiudizi discriminatori da parte responsabili delle risorse umane al momento della selezione del personale. Quando questo accade, i candidati scartati sono spesso donne o persone con nomi stranieri, o anche quelle le cui caratteristiche facciali portano a ipotizzare un'origine straniera o un’età non più giovane. Tra le aziende operanti in Spagna che già prendono in considerazione curriculum senza nome figurano Deutsche Bank, CaixaBank e Axa.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA