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Nuovi Lea: Lorenzin promette piena esigibilità da settembre

Sono trascorsi tre mesi dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza, ma alcune prestazioni non sono ancora esigibili, in particolare quelle collegate al nomenclatore delle protesi. Un'interrogazione ha chiesto alla ministra lo stato dell'arte

di Sara De Carli

A settembre saranno pienamente operati i nuovi Lea. La ministra Beatrice Lorenzin si è impegnata a completare entro il mese di settembre tutti i complessi adempimenti procedurali necessari per l’effettiva realizzazione dei nuovi Livelli essenziali di assistenza. Lo ha detto ieri al Question Time della Camera, rispondendo a un’interrogazione parlamentare presentata dai deputati Pd Elena Carnevali e Salvatore Capone.

Nonostante il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sui nuovi LEA sia stato pubblicato ormai da tre mesi, l’erogazione delle nuove prestazioni previste risulta infatti problematica. In particolare l’interrogazione ha fatto riferimento ai nomenclatori della specialistica ambulatoriale e protesica, che sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale senza le corrispondenti tariffe e quindi non sono fruibili finché non sarà emanato il decreto che fissi le tariffe massime delle prestazioni. I LEA prevedono inoltre appositi accordi che devono essere sanciti nella Conferenza Stato Regioni per la definizione dei criteri uniformi, l’individuazione dei limiti e le modalità delle erogazioni, i criteri dei comportamenti prescrittivi, le tariffe massime specialistiche per la protesica e le linee di indirizzo per l’integrazione socio-sanitaria.

La Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha evidenziato che «molte delle prestazioni previste dai nuovi livelli essenziali di assistenza, ad esempio l’adroterapia, la procreazione medicalmente assistita, le nuove tipologie di dialisi, le prestazioni di laboratorio, sono già erogate da alcune regioni – a titolo esemplificativo, la Lombardia, il Veneto, l’Emilia Romagna e la Toscana – e, più in generale, dalle regioni che non registrano un disavanzo sanitario e che possono pertanto erogare prestazioni ulteriori rispetto ai LEA, i cosiddetti extra LEA». Quanto allo stato dell’iter di adozione del “DM tariffe”, la Ministra ha detto che il Ministero della salute ha avviato già da febbraio 2016 il lavoro per ricondurre i ben 36.000 codici delle prestazioni sanitarie regionali a quelli presenti nel nuovo nomenclatore adottato con il DPCM dei LEA: «Questa attività, molto impegnativa anche a causa della mancanza di una codifica unica in tutte le regioni, è terminata solo il 31 marzo di quest’anno e ad essa è seguita la fase di consultazione, conclusasi solo da pochi giorni, con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative a livello nazionale e le società scientifiche, al fine di pervenire all’elaborazione delle prime ipotesi tariffarie su tutti i 2.109 codici di assistenza specialistica ambulatoriale e sui 1.063 codici dell’assistenza protesica. Solo all’esito di un ulteriore confronto con le associazioni di categoria e le società scientifiche sulle modifiche apportate a seguito della consultazione, lo schema di provvedimento sarà trasmesso al MEF per la concertazione tecnica e, successivamente, alla Conferenza Stato-regioni per l’acquisizione dell’intesa».

Ed ecco l’impegno: «concludo rassicurando tutti i cittadini, in particolare i pazienti, che i complessi adempimenti procedurali di cui ho riferito saranno completati entro il mese di settembre e che pertanto a breve i nuovi LEA potranno essere fruiti in maniera completa e uniforme su tutto il territorio nazionale, anche nella parte relativa alle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e protesica».

L’onorevole Capone ha replicato dicendo che «fino a quando non verrà emanato il decreto da parte del Ministero della salute riguardo, appunto, alla fissazione delle tariffe massime delle prestazioni, come previsto dall’articolo 64, noi cercheremo di monitorare tutto questo lavoro, perché riteniamo fondamentale e importante che tutto questo risponda soprattutto alla grande attesa dei cittadini».


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