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Economia & Impresa sociale 

Brescia: la “banca armata” adotta un codice etico

Dopo la campagna di Banche Armate che l'aveva messa al centro di roventi polemiche per alcune operazioni di export, Banca Valsabbina adotta un codice che esclude supporto finanziario a forniture di armamenti a Paesi sotto embargo totale o parziale

di Gabriella Meroni

Sarà stata la pressione della campagna Banche Armate, sarà che la CSR è importante anche per il business, fatto sta che qualcosa si è mosso a Brescia, e il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina, la principale banca del territorio, ha approvato l’adozione di una Policy Etica per la gestione dei rapporti con le aziende che operano nel settore degli armamenti, «coerentemente con i principi di responsabilità sociale e ascolto del territorio che la caratterizzano». In particolare, con la nuova Policy Etica, Banca Valsabbina si impegna a non supportare operazioni bancarie e finanziarie con imprese che operano nella produzione, stoccaggio e commercializzazione di armi controverse.

La Policy Etica prevede anche l’esclusione di qualsiasi tipo di operazione bancaria e finanziaria legata a forniture di armamenti a quei Paesi nei cui confronti sia stato dichiarato l'embargo totale o parziale delle forniture belliche da parte delle Nazioni Unite o dell'Unione europea (UE) o i cui governi siano stati dichiarati responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, accertate dai competenti organi delle Nazioni Unite, dell'UE o del Consiglio d'Europa. In tal senso, la Banca richiederà ai clienti una dichiarazione che le operazioni oggetto del rapporto bancario abbiano non solo tutte le autorizzazioni ministeriali, ma che siano anche in linea con i contenuti della Policy Etica sugli armamenti, ferma restando l’effettuazione delle comunicazioni che la legge prevede in favore degli organi pubblici. Infine, la nuova Policy Etica prevede che, sulla base delle informazioni pubbliche o disponibili, la Banca non intratterrà rapporti con soggetti implicati in attività illecite, in particolare connesse al traffico d’armi, al riciclaggio, al terrorismo, al contrabbando, al traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope e, comunque, con soggetti privi dei necessari requisiti di serietà e affidabilità commerciale.


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