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I rappresentanti delle 310 sezioni toscane si sono riuniti per il VIII° Meeting

L’evento a Borgo a Mozzano in provincia di Lucca ha visto l’inaugurazione di un posto assistenza socio sanitaria odontoiatrico da utilizzare in caso di emergenze e calamità. Non sono mancate però le polemiche. «Politica sorda e distante dal volontariato. Si ricorda di noi solo alle scadenze elettorali», ha commentato il presidente Corsinovi

di Redazione

Si è concluso con l’inaugurazione di un PASS (posto assistenza socio sanitaria) odontoiatrico da utilizzare in caso di emergenze e calamità e di 6 nuovi mezzi MiThink 2017, l’VIII° Meeting delle Misericordie della Toscana svoltosi da venerdì ad oggi a Borgo a Mozzano (LU). Nei tre giorni sono stati oltre mille i volontari, molti dei quali giovani e giovanissimi, che hanno preso parte al Meeting, che ha portato in Lucchesia i rappresentanti delle 310 Misericordie della Toscana che, con 300 mila fratelli e sorelle di misericordia (60 mila dei quali attivi in servizi operativi) rappresentano la più antica, ma anche la più numerosa realtà di volontariato della Toscana.

«Una celebrazione», ha detto il presidente della Federazione regionale delle Misericordie, Alberto Corsinovi, «che chiude nel migliore dei modi questi tre giorni e mette a disposizione di chi ha bisogno nuovi mezzi, che testimoniano l’attenzione da parte delle Misericordie, che non viene meno. C’è grande soddisfazione anche per la partecipazione della gente, che dimostra come le Misericordie siano nel cuore delle nostre comunità».

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In precedenza era stato proprio monsignor Castellani a presiedere la Santa Messa, nella chiesa di San Jacopo, durante la quale si è svolta la ‘vestizione’ condivisa di 36 nuovi confratelli di 11 Misericordie toscane. Prima uscita ufficiale anche per il nuovo coro delle Misericordie toscane, che ha animato la Messa. Durante la celebrazione Corsinovi ha voluto rivolgere un pensiero di vicinanza alle famiglie dei due operai morti venerdì a Lucca, mentre monsignor Castellani ha raccontato di aver incontrato ieri le famiglie dei due uomini «morti lavorando – ha detto – e lavorando con passione. Mi hanno detto i loro familiari che ci tenevano ad essere loro a fare quel lavoro, a mettere i lumini per la festa di Santa Croce. Ho sentito tnata vicinanza di tutta la nostra gente a queste due famiglie».

Alla tre giorni però non sono mancate le polemiche.

«È giusto ribadire l’importanza e il ruolo nel nostro Paese del volontariato, che anche in quest’ultimo periodo ha dato prova di grande disponibilità, nonostante una classe politica sorda e distante, che si ricorda e si fa vicina al volontariato solo in prossimità delle scadenze elettorali». Così Corsinovi nella sua relazione.

Il presidente ha però “salvato” dalle critiche l’assessore regionale Federica Fratoni («una presenza per noi quasi familiare»), presente in sala insieme al Consigliere regionale Stefano Baccelli

«Nonostante tutto – ha aggiunto Corsinovi – il nostro movimento in questa regione gode di buona salute, come testimonia la presenza numerosa di fratelli e sorelle di ogni età a questo evento. È il segno che ancora siamo un punto di riferimento e di aggregazione per le varie generazioni».

Corsinovi ha dedicato un appassionato passaggio della relazione all’impegno della Federazione toscana delle Misericordie per la legalità, che ha portato al commisariamento di alcune confraternite. «In quest’ottica si inquadra – ha spiegato – anche il commissariamento della Misericordia di Oste (PO), per il quale spiace l’avversità dimostrata dal parroco di Oste e dal vescovo di Pistoia, monsignor Tardelli. In questo impegno per la legalità però non faremo sconti, neppure di fronte a rappresentanti della Chiesa».

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«L’impegno quotidiano a servizio di chi ha bisogno – ha proseguito Corsinovi – non ci porterà a perdere di vista i nostri valori, la nostra storia, la nostra identità. Ci ritroviamo molto nelle parole che monsignor Pompili, vescovo di Rieti, che ha avuto modo di conoscere le Misericordie nell’impegno che abbiamo profuso nella sua diocesi dopo il terremoto del Centro Italia, ha rivolto in occasione dell’anniversario della prima terribile scossa. ‘Non servono eroi solitari’ ha detto il vescovo, servono – ha spiegato – tanti uomini e donne di buona volontà che decidano di mettersi insieme per il bene delle loro comunità. E’ quello che le Misericordie della Toscana cercano di fare, da 8 secoli».

«Il movimento delle Misericordie fa bella la Toscana – ha detto l’assessore regionale Federica Fratoni, intervenuta ai lavori – ne ha costituito una ossatura fondamentale molto prima che nascessero tanti comuni e l’idea stessa del nostro Paese; fa parte della nostra cultura e della nostra tradizione, interpretando i valori di solidarietà e accoglienza che sono alla base del nostro impegno civico e del nostro essere comunità. Le istituzioni non solo doveno esserci, ad appuntamenti come questo, ma devono dire grazie per i tanti servizi e le tante collaborazioni che questo movimento garantisce».