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Monsignor D’Urso: «L’intesa sul “riordino dell’offerta di gioco in Italia” in larga parte non è condivisa»

«Le nostre voci critiche hanno evitato alcune inqualificabili storture. Ci auguriamo - spiega il Presidente della Consulta Nazionale Antiusura - che quanti avranno l'incarico di tradurre l'accordo in testo legislativo correggano almeno le più evidenti deviazioni e illegittimità contenute nelle pagine approvate stamane dai rappresentanti delle Regioni e dei Comuni»

di Monsignor Alberto D'Urso

Sin d'ora rimarchiamo l'inaccettabile reticenza, rinnovata dagli estensori del testo dell'Intesa, nel denominare qual "gioco d'azzardo" quell'oggetto che essi indicano con la grottesca espressione "gioco pubblico". È un "particolare" rivelatorio della credibilità che i cittadini potranno dal canto loro attribuire ai decisori pubblici.

Nello stesso tempo sottolineiamo che le nostre voci critiche, gli argomenti che abbiamo addotti in questi mesi e la perseveranza da noi avuta sono valsi a correggere alcune delle più inqualificabili storture, quale ad esempio la cancellazione delle leggi regionali e i regolamenti comunali in vigore in numerose città d'Italia.

Prossimamente torneremo dunque a valutare, con competenza, con coscienza e con chiarezza, punto per punto il senso e le conseguenze dell'accordo in Conferenza Unificata. Le Associazioni antiazzardo, infatti, a breve si riuniranno per esaminare con precisione analitica le implicazioni istituzionali e sociali dello scenario che si apre ora. Con la consueta linearità esporranno i rilievi critici e indicheranno gli effetti sulla persona, sulla società e sul diritto dei quali si sono assunti la responsabilità quanti hanno oggi sottoscritto l’accordo.

Ci auguriamo che quanti avranno l'incarico di tradurre l'accordo in testo legislativo correggano almeno le più evidenti deviazioni e illegittimità contenute nelle pagine approvate stamane dai rappresentanti delle Regioni e dei Comuni.

Continuerà nel frattempo da parte dei membri delle Fondazioni antiusura in Italia, l’ascolto e la vicinanza alle vittime dell’azzardo e dell’usura; sarà intensificato il dialogo con le agenzie educative, in particolare con le famiglie, il mondo della Scuola, con le Associazioni che combattono l’azzardo e anche con le Istituzioni.

L’intesa raggiunta con le Regioni e l'ANCI non riguarda certo un "gioco pubblico", ma una pratica di massa di gioco d'azzardo promossa a vantaggio dei privati mediante una concessione dallo Stato.

Il mondo delle Associazioni si aspettava ben altro. In questi mesi che precedono una campagna elettorale colpisce il nulla che i sottoscrittori dell'accordo dicono, ad esempio, sulla pubblicità ingannevole e su quanto sia devastante anche nel mondo dello Sport la martellante induzione alla scommessa delle mille Agenzie del settore


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