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Fundraising: ecco il primo bando ministeriale che lo promuove

Al via il primo bando ministeriale che promuove ufficialmente il fundraising per le biblioteche e le attività locali di promozione della lettura. Una novità assoluta per il nostro paese che potrebbe essere l’apripista per politiche più complessive di investimento sulle raccolte fondi a favore dei beni comuni

di Gabriella Meroni

«Finalmente non si può più dire che l’ente pubblico non investa in fundraising»: è questo il commento entusiasta di Massimo Coen Cagli, Direttore della Scuola di Roma Fund-Raising.it, alla pubblicazione del primo bando ministeriale che promuove ufficialmente il fundraising per le biblioteche e le attività locali di promozione della lettura. «È una novità assoluta per il nostro paese», continua Coen Cagli, «che va presa con molta attenzione e rilanciata, perché potrebbe essere l’apripista per politiche più complessive di investimento sul fundraising per i beni comuni».

Il bando, pubblicato dal Centro per il Libro e la Lettura (Cepell) del Ministero per i Beni Culturali, finanzierà con 5.000 euro (per comuni con meno di 5.000 abitanti) o 10.000 euro (per comuni tra i 5.000 e i 15.000 abitanti) non solo i tradizionali progetti di promozione del libro, coinvolgendo tutti gli attori della filiera per estendere il pubblico dei lettori, ma anche innovativi progetti di fundraising che favoriscono una maggiore sostenibilità economica delle biblioteche. «Sì, proprio così: vengono valorizzate e valutate positivamente, e quindi finanziate, azioni di fundraising per le biblioteche», chiosa Coen Cagli, «ma fa ancora di più: istituisce un premio per i progetti più meritevoli, che consiste nella partecipazione a titolo gratuito al programma Biblioraising realizzato dalla nostra Scuola. In pratica il comune viene premiato ricevendo formazione, consulenza e accompagnamento nello sviluppare il suo fundraising».

Il Cepell non è nuovo a iniziative di raccolte fondi a favore delle biblioteche: Biblioraising, infatti, rappresenta il primo progetto che ha investito nella raccolta fondi a favore dei questi importanti presidi culturali del territorio. Attivo dal 2013 in collaborazione con l’Anci, e realizzato dalla Scuola di Roma Fund-Raising.it, BIbliorasing forma le biblioteche al fundraising e le accompagna nell’ideazione e sperimentazione di azioni di raccolta fondi. Finora sono state coinvolte più di 20 biblioteche e sistemi bibliotecari di grandi e piccoli centri del Nord, del Centro e del Sud Italia, che oggi fanno fundraising in modo sistematico. Inoltre, ha lanciato un bando di finanziamento di progetti di promozione della lettura rivolto a comuni che hanno avviato concreti programmi in tal senso, la cosiddetta “Città che legge”, che oggi annovera 391 città “amiche dei libri”. E sono proprio queste città che hanno oggi la possibilità di partecipare al nuovo bando, in scadenza il 16 settembre.

«Quando abbiamo proposto il progetto Biblioraising al Cepell e all’Anci non avremmo mai pensato che, in così breve tempo, questo potesse far crescere le politiche di investimento sul fundraising», conclude Massimo Coen Cagli. «Io e tutta la Scuola di Roma Fund-Raising.it siamo assolutamente entusiasti di questo risultato, il cui merito va soprattutto alla lungimiranza del Cepell, e lo vogliamo condividere anche nella speranza che questo tipo di approccio venga adottato da altri colleghi nei confronti dei loro interlocutori istituzionali».


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