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Sostenibilità sociale e ambientale

Economia circolare e giovani startupper alla prova

È stato organizzato da fondazione Bracco con StartupItalia! un evento di formazione e networking per imprese sostenibili con le aziende a fare da mentore alle startup. Si è trattato di Bootstrap "Start to be circular". Fino al 3 novembre aperta la seconda edizione del bando Start to be Circular

di Antonietta Nembri

«Lo scambio tra imprese di successo e giovani startupper è cruciale. Confrontarsi con i casi di aziende che ce l’hanno fatta puntando sull’innovazione e l’internazionalizzazione offre un’iniezione di fiducia a giovani che tentano in Italia di fare Impresa», parole di Diana Bracco, presidente di Fondazione Bracco. Il contesto è stato il Bootstrap “Start ti be Circular”, l’evento che si è tenuto oggi nella sede di Fondazione Bracco a Milano e realizzato in collaborazione con StartupItalia!. Alla base dell’incontro l’idea di favorire l’imprenditorialità dei giovani e incentivare la transizione verso un modello di economia circolare sensibilizzando non solo le startup ma l’intera comunità sull’importanza di iniziative imprenditoriali che favoriscano una crescita sostenibile, alimentare il tessuto produttivo e al contempo preservare le risorse.

«Occorre andare oltre il mero riciclo dei rifiuti, si tratta di riconoscere che in ogni cosa c’è un valore» ha esordito David Casalini, fondatore di StartupItalia che ha introdotto la mattinata e un’idea di circular economy che fa leva su globalizzazione e rivoluzione digitale.

L’evento ha visto il coinvolgimento di diversi giovani startupper, oltre che di attori pubblici e privati, intervenuti dopo il saluto di Fulvio Renoldi Bracco, Ad di Bracco Imaging Spa che ha puntato l’obiettivo su sostenibilità e sulla necessità di una visione a lungo termine «L’innovazione, l’open innovation in particolare è fondamentale per una competizione internazionale» ha sottolinea, «oggi occorre fare business avendo un impatto sociale e ambientale positivo».

Alla sessione plenaria (nella foto a destra) sono intervenuti: Valentina Aprea, assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Lucia Scopelliti, responsabile del servizio Smart City della direzione economia urbana e lavoro del Comune di Milano, Alessandro Spada, vicepresidente vicario di Assolombarda. Da parte di Aprea la sottolineatura sia della necessità che finisca la cultura dello scarto nella produzione sia della funzione premiale dell’amministrazione pubblica verso sostenibilità e circolarità dei processi produttivi. E ricordando il fatto che la Lombardia ha il più alto numero di imprese giovanile under 35 ha invitato i giovani a guardare a settori con un futuro. Il dinamismo del Comune di Milano è stato ricordato da Scopelliti. Un intervento che si è avuto soprattutto in settori strategici per la città quali l’innovazione sociale per cui il capoluogo lombardo è stato il primo a lanciare un incubatore pubblico, c’è poi il manifatturiero 4.0; la sharing economy e l’economia circolare lavorando su progetti europei, ma anche sul crowdfunding civico con il quale sono stati supportati alcuni incubatori. Il vicepresidente vicario di Assolombarda ha portato alcuni numeri, frutto degli studi affidati al Politecnico di Milano sulle startup. «I dati sono incoraggianti», ha sottolineato Spada. Sul fronte occupazionale del resto il 50% degli occupati è nelle startup, che in Lombardia sono 34 ogni 100mila abitanti. Nel confronto con regioni estere quali Rhône-Alpes o Baviera le realtà italiane perdono terreno soprattutto nel lungo termine.

La parola è passata quindi ai fondatori di due startup italiane di successo, Diva Tommei di Solenica e Giovanni De Lisi di Greenrail. I due startupper hanno raccontato il proprio percorso imprenditoriale di successo: Solineca di Tommei è entrata in produzione di Caia, la lampada che “ruba il sole” per illuminare stanze scarsamente illuminate grazie anche ai pre-ordini del crowdfunding «poi andremo nei negozi», assicura la fondatrice che invita a puntare sull’educazione delle bambine. Mentre De Lisi ha oggi brevettato le sue traversine realizzate riciclando plastica e pneumatici in 79 Paesi «l’innovazione è inarrestabile», ha detto ricordando come stiano per partire gli ordini negli Usa. Una particolarità Per Giovanni De Lisi fondamentale il rapporto con il Politecnico di Milano partner nella ricerca per il valore di un milione di euro.

Diana Bracco ha chiuso la prima parte del Bootstrap dialogando con i due giovani startupper e ricordando i suoi primi passi in Bracco. «Non basta andare sul mercato, occorre essere nel mercato perché questo cambia e», ha aggiunto «non bisogna mai mollare il prodotto o il knowhow. Però vi consiglio una cosa: fatevi aiutare perché uno non può fare tutto come dico spesso dall’idea al mercato c’è il deserto dello sviluppo da superare».


da sinistra : Fulvio Renoldi Bracco, Diva Tommei, Diana Bracco, Valentina Aprea e Giovanni De Lisi

Ai quattro tavoli tematici, riservati ai mentori aziendali e alle startup impegnate nell’economia circolare, si sono affrontati gli argomenti chiave per lo sviluppo di un’impresa, quali il modello di business di un’idea, che strategia creare per un prodotto innovativo e sostenibile, come raccogliere i finanziamenti, e la promozione e comunicazione del prodotto. 15 le startup partecipanti sono state selezionate proprio in virtù del loro impegno nell’economia circolare, i settori di attività variano dal riciclo al settore digitale, dagli impianti al settore construction, dal fashion all’alimentare. Le aziende che hanno accettato con entusiasmo di fare da mentori alle startup sono state oltre al Gruppo Bracco: Google, Carlsberg, 360 Capital Partners, AXA, Accenture, Enel, IBM, Microsoft, Altromercato, Banca Prossima, Docomo Digital, dPixel, Intesa Sanpaolo, Hearst Magazines, Innogest, ImpactHub, Oltre Venture, Speed MI Up, Università Bocconi e The Fool.

L’evento “Bootstrap Start to be Circular” è stata anche l’occasione per ricordare che Fondazione Bracco ha da poco lanciato la seconda edizione di Start to be Circular: un bando nazionale del valore complessivo di 130.000 euro dedicato a startup attive in ambito economia circolare che scade il prossimo 3 novembre e che comprende un percorso d’incubazione per le startup vincitrici presso l’incubatore Speed MI Up dell’Università Bocconi, di Camera di Commercio di Milano e Comune di Milano comprensivo dei servizi di formazione, tutoring offerti dalla Faculty Bocconi.

Il Bando Start To Be Circular, realizzato in collaborazione con Fondazione Giuseppina Mai di Confindustria e Banca Prossima, ha l’obiettivo di promuovere la transizione verso una crescita sostenibile attraverso iniziative imprenditoriali innovative che impattino su importanti fasi del ciclo economico-produttivo, le candidature sono aperte fino al 3 novembre 2017 sul sito.


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