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Economia & Impresa sociale 

A Cascina Biblioteca apre un… Vagone accogliente

È in una carrozza degli anni Venti il bar sociale della cooperativa milanese. È l'ultima iniziativa di un caleidoscopio di attività che spaziano dai centri diurni ai servizi residenziali, dalle attività per bambini e famiglie, alla manutenzione del verde, passando per l’agricoltura sociale, le tagesmutter, il maneggio e le attività con gli animali. Domenica 24 settembre un open day per conoscerle tutte

di Antonietta Nembri

«Le persone in sé sono il centro del nostro interesse ed è questo che ci permette di spaziare dai bisogni lavorativi delle persone fragili in senso ampio al bisogno di servizi diurni delle persone con disabilità, all’ippoterapia…». Con queste parole Francesco Allemano, presidente della Cooperativa Cascina Biblioteca di Milano spiega il caleidoscopio di iniziative e attività che caratterizzano la vita di questa realtà che, nata a fine 2013 dalla fusione di due storiche cooperative milanesi Viridalia e Il Fontanile sorte negli anni novanta dal mondo Anffas, oggi spazia in diversi settori.


Lavoro nei campi e al bar sociale Il Vagone

Il nucleo storico di Cascina Biblioteca è legato alla disabilità, ma sottolinea Valentina Mari, responsabile della comunicazione «ci siamo aperti alle famiglie, ai bambini e al territorio e in questo modo sono pian piano cresciuti i servizi, i campi di intervento e le attività che proponiamo». Tra le ultime iniziative il corso di formazione per la tagesmutter. «In cooperativa ci sono molte donne e le problematiche della cura dell’infanzia ci toccavano da vicino. Ci siamo affiliati all’associazione Domus che sta diffondendo questa pratica fuori dal Trentino in cui è nata e quest’anno abbiamo dato vita al primo corso di formazione per 8 tagesmutter» spiega Mari. Anche la storica attività di inserimento lavorativo curata dalla Viridalia è cresciuta con la fusione delle due realtà andando oltre la cura del verde, ma «anche questo settore si è pian piano ampliato con l’agricoltura sociale e con il bar sociale che inaugureremo in occasione dell’open day di settembre [info in agenda online]».

«Quest’anno abbiamo deciso di mettere a reddito gli otto ettari della Cascina in termini sia sociali sia economici con il Consorzio Sir» precisa Allemano. «Tutti frutti della volontà di aprirci sempre più al territorio così che una persona che vive la nostra realtà qui può trovare le zucchine dell’orto, la risposta al bisogno di residenzialità per le persone con disabilità (Cdd e cse), i corsi per tagesmutter, l’ippoterapia e l’equitazione per i bimbi».
L’ultimo nato è il bar sociale dove lavoreranno e potranno fare tirocinii persone con diverse fragilità e dal momento che è stato realizzato in un vecchio vagone ferroviario degli anni Venti il nome non poteva che essere “Il Vagone”.


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