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Fondi sms ai terremotati, il sindaco di Amatrice ha ragione

Il primo cittadino del comune simbolo del sisma in Centro Italia ha denunciato che neppure un euro degli sms solidali è arrivato nel suo territorio, né in quello di Accumoli. In effetti, il Comitato dei garanti che ha stabilito la destinazione dei fondi ha deciso altrimenti: ecco come. Manca il perché

di Gabriella Meroni

«La destinazione di quei fondi è stata decisa da una commissione di saggi che tanto saggi non sono. Io credo che dopo averli usati così bisogna chiedere scusa agli italiani»: è lo sfogo di Sergio Pirozzi, sindaco del comune terremotato di Amatrice, che davanti alla telecamere ha denunciato un utilizzo a suo parere errato dei fondi raccolti tramite gli sms degli italiani a favore delle vittime del sisma. «Con la gestione di quelle donazioni degli sms si sta dando un messaggio profondamente sbagliato», ha sottolineato Pirozzi, «perché io penso che tante persone in quelle giornate e quelle settimane intendevano dare un aiuto diretto a quelle persone e a quei paesi che vedevano devastati. Il fatto di non indirizzarli là è devastante, perché poi la gente non crede più a nulla. Ad Amatrice, comunque, non è arrivato neppure un euro».

Al di là delle considerazioni sulla gestione dei fondi da parte del Comitato, Pirozzi ha ragione. Gli sms non sono serviti a finanziare neppure un intervento nel suo Comune, e neppure nella vicina Accumoli. La destinazione degli fondi donati via cellulare (in totale quasi 23 milioni) è stata diversa (per la ripartizione completa vedi questo articolo), decisa appunto da un Comitato di Garanti su proposta delle regioni interessate dal sisma. Il Comitato si è riunito l'ultima volta il 17 luglio scorso.

I fondi sono stati donati con messaggi solidali in tre tornate: la prima dal 24 agosto al 9 ottobre, la seconda dal 30 ottobre al 30 novembre e la terza dal 31 dicembre al 14 febbraio, quest’ultima raccolta per il progetto “Ricominciamo dalle scuole” per la ricostruzione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici. I fondi si trovano un conto aperto presso la Tesoreria Centrale dello Stato, in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

In particolare, per la regione Lazio sono stati approvati 3 progetti per la ricostruzione di tre scuole: la Scuola Primaria e Secondaria di I grado di di Poggio Bustone, la Secondaria di I Grado di Collevecchio e la Scuola Infanzia di Rivodutri. Di questi, il Comune più vicino ad Amatrice è Rivodutri, che dista 65 km, mentre Collevecchio è lontano oltre 100 km. Rivodutri e Poggio Bustone sono confinanti: li separano appena 4 km.

Del Comitato dei Garanti fanno parte: Vincenzo Gagliani Caputo, già Segretario della Giunta Regionale del Lazio; Angelo Zaccagnini, già Magistrato di Cassazione; Marisa Abbondanzieri, già Onorevole della Camera dei Deputati; Wladimiro De Nunzio, già Presidente della Corte di Appello di Perugia; Santi Giuffrè, ex Prefetto della Repubblica; Paolo Germani, già Ispettore Generale Capo di Finanza della Ragioneria Generale dello Stato; Giuseppe Cogliandro, già Magistrato della Corte dei Conti, che è anche il Presidente del Comitato. Gaetano Mignone, dirigente del Dipartimento, svolge l’incarico di Segretario.


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