A Cassino aprono i laboratori della Casa delle Arti

Lunedì 25 settembre presentazione delle attività artistiche - musica, teatro, danza... - che coinvolgeranno i ragazzi della Comunità di Cassino. «L'arte ha un potere straordinario» ricorda il responsabile Luigi Maccaro: «rimettere le persone in contatto con se stesse». Don Antonio Mazzi spiega che: «Testi, note, accordi servono a scardinare i lucchetti arrugginiti che sbarrano la porta di molti adolescenti»

di Redazione

Con l’inizio dell’autunno e dopo un’estate vissuta al massimo, con tantissimi ragazzi che hanno partecipato alle attività della Comunità di via Vertelle a Cassino, i laboratori artistici promossi dai volontari di Exodus sono pronti a partire.
La Casa delle Arti è il contenitore educativo nel quale crescono esperienze con l'obiettivo di fare educazione attraverso gli strumenti più amati dai giovani come la musica. La presentazione ufficiale è in programma lunedì 25 settembre alle ore 19 nei locali della Comunità Exodus di Cassino.

«L'arte ha un potere straordinario capace di rimettere le persone in contatto con se stesse, con le proprie passioni, talvolta nascoste, con il proprio bisogno di esprimersi ed essere protagonisti in positivo», afferma Luigi Maccaro, responsabile di Exodus. «Per questo abbiamo cercato di coinvolgere persone, volontari "Maestri d'arte" per organizzare un settore artistico all'interno della comunità aperto sia agli utenti della comunità che ai ragazzi del territorio, nello spirito di forte integrazione che ormai da anni caratterizza l'esperienza della Fondazione Exodus a Cassino».

«L'arte toglie le etichette, elimina i pregiudizi, crea ponti ed abbatte i muri, la musica non si domanda chi sta suonando o chi sta ascoltando: chiede soltanto di essere veri e non di plastica; la musica non è impaziente: ti sa aspettare e rispetta i tempi del tuo percorso, del tuo cammino» dice Antonio Lauritano, uno dei volontari della Casa delle Arti. «E anche se l'hai abbandonata per un periodo, lei non prova rancore ma soltanto gioia nel rivederti».

La musica e il teatro sono da sempre strumenti del progetto educativo di Exodus. La musica ha un potere "riconciliante", produce benessere e soddisfazione, facilita la socializzazione e l'instaurarsi di rapporti più equilibrati, promuove l'accettazione di sé, migliora funzioni psichiche quali la memoria, l'attenzione e la concentrazione, stimola uno sviluppo equilibrato della personalità. Il teatro aiuta a parlare con la gente e con sé stessi, per "fare la parte" e poi uscire dalla parte. L'indossare delle maschere "esterne" aiuta a togliersi le maschere "interne" perché nei ragazzi, spesso, il "personaggio" vale più della persona.

Il teatro, la musica, la danza e tutte le arti espressive sono nate con l’uomo. L’arte è sempre una occasione privilegiata di incontro e confronto tra le persone, una possibilità per condividere idee, valori. Ma è anche energia, uno speciale vento che riesce a dare facilmente forti spinte di entusiasmo ai giorni pigri che tanti, troppi ragazzi consumano uno dopo l’altro tra indifferenza e assenza di motivazioni.

«Testi, note, passi, accordi servono a scardinare i lucchetti arrugginiti che sbarrano la porta di molti adolescenti alle emozioni» afferma don Antonio Mazzi, il fondatore di Exodus, uno che di giovani se ne intende. «La Casa delle Arti vuole essere occasione di incontro, coinvolgimento di ragazzi, utilizzando l’arte, elemento prezioso per contrastare l’ottusità d’animo che pervade questa società. Vuole essere momento di festa, contenitore di amicizie, amori, passioni. Abbiamo coinvolto una serie di amici che si sono resi disponibili ad andare oltre l’esibizione di una sera. Costruiremo con loro i laboratori della Casa delle Arti con l'obiettivo di offrire ai ragazzi sballi positivi, protagonismi emozionanti, amicizie profonde».


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