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Aperta la nuova cappella di San Benedetto in Monte

Con l'inaugurazione ufficiale si completa il progetto lanciato pochi mesi fa: #leffepernorcia che ha visto insieme i monaci benedettini e Leffe, la birra d'abbazia belga, per la ricostruzione post terremoto. La nuova cappella, interamente antisismica, è parte di un progetto più ampio che prevede la realizzazione di una nuova abbazia benedettina

di Antonietta Nembri

Con l’apertura ufficiale della cappella di San Benedetto in Monte si chiude la prima fase del progetto di ricostruzione post-terremoto avviato dai Monaci benedettini di Norcia. Costruzione che è stata sostenuta da Leffe, birra belga d’abbazia, grazie alla vendita di una limited edition della birra #leffepernorcia (100mila bottiglie distribuite in Italia da giugno – qui la news).

L’aver aperto la nuova chiesa ai fedeli di Norcia e dintorni è stato per padre Benedetto Nivakoff, priore dei Benedettini di Norcia «un giorno molto importante per noi e per la nostra comunità. Inaugurando la cappella abbiamo completato la prima parte del nostro percorso di ricostruzione e stiamo piano piano ripristinando una normalità che un anno fa era impensabile. Questa quotidianità ritrovata è un segnale importante per tutta la comunità di Norcia: è la manifestazione tangibile che insieme è possibile ripartire» ha detto padre Nivacoff. «Ringrazio quindi Leffe e le sue persone per averci aiutato a raggiungere questo risultato e a condividere con tutta la città un forte segno di fiducia e speranza».

«Ci onora essere parte di un progetto che, ne siamo certi, contribuirà a ricreare un nuovo equilibrio nella città di Norcia. La cappella è un simbolo di rinascita, e come tale pensiamo abbia valore per tutta la comunità. È emozionante vedere come questo intervento di restituzione si sia completata in modo rapido» commenta Davide Franzetti, Ad di AB InBev Italia che osserva: «L’impegno che i monaci hanno profuso nella costruzione della cappella e la celerità con cui il progetto è stato concluso ci hanno fatto comprendere bene il senso dell’urgenza di tornare alla normalità e ci confermano la capacità di questo gruppo di persone molto speciali che sono i monaci di essere pragmatici e concreti, anche sul piano spirituale. I numerosi punti di contatto che hanno avvicinato Leffe a Norcia – prima di tutto la combinazione monaci e birra – escono idealmente rinsaldati da questa straordinaria esperienza comune»

La nuova cappella in legno, situata poco fuori dalle mura della città, interamente antisismica, è in grado di ospitare 150 fedeli. Oltre a essere parte di un più ampio progetto dei monaci che porterà alla costruzione della nuova abbazia benedettina, la cappella è una delle poche chiese antisismiche della zona. Tutti gli elementi strutturali – pareti portanti, travi, capriate, perline e isolamento – sono realizzati in legno d’abete PFC e FSC. Il tetto è ventilato, così da garantire un eccellente isolamento termico e un importante risparmio energetico, mentre coppi del tetto e mattonelle del pavimento sono di produttori locali umbri. Il ricorso ad artigiani locali è stato molto intenso, con l’obiettivo di favorire il rilancio dell’economica locale di Norcia e della regione.

La comunanza tra i monaci norbertini ideatori della birra belga nel 1240 e i benedettini di Norcia, non riguarda solo dalla pratica religiosa ma anche un interesse condiviso per la birra. I monaci norbertini belgi – ricorda un comunicato – sono attualmente ancora operativi nelle scelte decisionali legate alla qualità di Leffe, mentre i monaci di Norcia sono essi stessi piccoli produttori di una birra artigianale, Nursia.


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