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L’Europa si sveglia a destra: dalla Germania alla Svezia monta il fronte del radicalismo nero

Per la prima volta dopo sessant'anni un partito di estrema destra, l'Afd (Alternativa per la Germania), entra nel Parlamento tedesco. Sono 94 i seggi conquistati, confermando che il 2017 è stato l'anno nero d'Europa

di Marco Dotti

Per la prima volta dopo sessant'anni un partito di estrema destra, Alternative für Deutschland, entra nel Parlamento tedesco.

Sono 94 i seggi conquistati: è questa, più che la vittoria di Angela Merkel e la débacle del centrosinistra, in caduta libera in ogni parte del continente, l'indicazione arrivata dal voto tedesco di ieri.

Una conferma che il 2017 è stato l'anno nero d'Europa. Nel corso dell'anno, infatti, l'estrema destra – che si sta caratterizzando per un linguaggio di radicalismo pre weimeriano con riferimenti alle identità di popolo e di sangue e suolo – ha guadagnato il 12% dei voti in questi Paesi: Belgio, Bulgaria, Estonia, Finlandia, Danimarca, Francia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Svezia e, da oggi, Germania.


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