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Cooperazione & Relazioni internazionali

Sui social la festa delle donne saudite

Dopo anni di battaglie civili, da giugno 2018 le donne saudite potranno finalmente mettersi al volante. A stabilirlo un decreto del re. E anche se la strada per l’uguaglianza rimane ancora lunghissima, questo per loro è il momento di festeggiare

di Ottavia Spaggiari

«Mi sono sentita come uno dei canarini di mio padre, quando viene liberato dalla gabbia». Così Manal Al-Sharif aveva raccontato al Guardian la sensazione di mettersi al volante. Attivista per i diritti delle donne e testimonial della campagna virale nel 2011, in cui si mostrava fieramente al volante di un SUV, Manal oggi ha tutte le ragioni per festeggiare, dopo anni di battaglie, finalmente il re ha firmato il decreto che permetterà alle donne mettersi alla guida.

L’ambasciatore saudita a Washington in un evento parallelo, all’annuncio avvenuto attraverso i media di stato, ha infatti spiegato che da giugno 2018 infatti, le donne non avranno più bisogno del permesso di un custode legale per prendere la patente, né della sua presenza in auto per guidare. «Penso che la nostra leadership abbia capito che la nostra società è pronta per questo», ha dichiarato l’ambasciatore, evitando però di rispondere alle domande dei giornalisti su altre riforme relative al sistema di custodia legale che prevede che le donne debbano sempre essere accompagnate e rappresentate da un uomo per tutto ciò che riguarda la vita pubblica.

Nonostante il silenzio dell’ambasciatore, le donne saudite si godono il momento e festeggiano la conquista.

https://twitter.com/aria99g/status/912942182495084544

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