Comitato editoriale

Tecnologie assistive per la disabilità, si apre a Roma la prima Conferenza Internazionale

L'Associazione attiva da quasi 53 anni nel settore della riabilitazione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali si è fatta promotrice di un importante evento che fa il punto sugli ausili tecnologici utilizzati per migliorare l’autonomia e potenziare le abilità residue dei disabili anche gravi

di Gabriella Meroni

Si apre domani 4 ottobre e proseguirà fino al 6, a Roma, nell’aula Paolo VI dell’Università Pontificia Salesiana, la prima conferenza internazionale evidence based sul tema delle Assistive Tecnologies and Disabilities nel nostro Paese per scoprire i principali studi e ricerche portate avanti dai maggiori scienziati del mondo sull’applicazione delle tecnologie assistive per la riabilitazione delle persone con disabilità.

L’evento è organizzato e promosso dalla Lega del Filo d’Oro – Associazione pioniera nell’applicazione delle tecnologie assistive per le terapie riabilitative delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali – e dalla Taylor & Francis Group International Journal of Development Disabilities, in collaborazione con l’Istituto di Psicologia dell’Università Pontificia Salesiana di Roma, sotto la direzione scientifica del Professor Giulio Lancioni – direttore del Centro di Ricerca e membro del Comitato Tecnico Scientifico della Lega del Filo d’Oro e professore ordinario di Psicologia Generale del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, neuroscienze e organi di senso dell’Università di Bari. Con il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute, della Regione Lazio, del Comune di Roma Capitale, Assessorato alla persona, scuola e comunità solidale, dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e della SIMFER Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, la conferenza vedrà la partecipazione dei principali studiosi ed esperti provenienti da tutto il mondo che presenteranno le ultime ricerche sul tema raccolte in un numero speciale dell’International Journal of Development edito dalla nota casa editrice Taylor & Francis.

Inoltre, alla Conferenza Internazionale presenterà uno studio italiano l’Istituto Superiore di Sanità e parteciperanno numerosi ricercatori italiani – Serenella Besio Professoressa di Scienze Umane e Sociali dell’Università della Valle d'Aosta, Patrizia Ceccarani e Mauro M. Coppa della Lega del Filo d’Oro, Lorenzo Desideri Professore di Psicologia e Scienze della Formazione Università di Bologna, Santo Di Nuovo Professore di Scienze della Formazione dell’Università di Catania, Stefano Federici Professore del Dipartimento di Filosofia e Scienze Sociali e Umane ed Educazione dell’Università di Perugia, Marco Lazzari Professore di Scienze Umane e Sociali dell’Università di Bergamo, Orazio Miglino Professore dell’Università di Napoli Federico II – che hanno realizzato e indirizzato i loro progetti di ricerca in questo settore e li presenteranno per la prima volta al pubblico nel corso dell’evento.

Ma cosa sono le tecnologie assistive? Sono l’insieme di tutte quelle innovazioni tecnologiche, comprese le applicazioni degli smartphone o dei tablet o ancora la domotica o la robotica, che non sono state inizialmente concepite per le persone con disabilità, ma che possono diventare – anche in una forma modificata ed adattata per la specifica necessità – di fondamentale importanza per queste persone permettendo loro di uscire dall’isolamento e di avere una migliore qualità di vita. Per questa ragione le tecnologie assistive e le ricerche scientifiche sull’applicazione nella riabilitazione delle persone con gravi disabilità rappresentano una risorsa efficace ed importante in grado di rimuovere ostacoli e produrre facilitazioni nel complesso rapporto delle persone con disabilità plurime con l’ambiente di vita quotidiana. Nel caso delle condizioni di gravi disabilità, esse possono divenire uno strumento indispen­sabile per favorire l’indipendenza.

Alla Lega del Filo d’Oro sono numerosi gli ausili tecnologici che vengono utilizzati per migliorare l’autonomia delle persone sordocieche e potenziarne le abilità: dai video-ingranditori per testi e immagini ai sintetizzatori vocali per trasformare un testo scritto in suono fino ai sistemi automatici che, tramite appositi software, consentono alle persone sordocieche di navigare in internet e inviare e-mail ed sms. L’Associazione inoltre sviluppa prototipi e soluzioni ad hoc nel campo degli ausili alla comunicazione, che – tenendo conto delle problematiche sensoriali, cognitive e motorie presenti – permettono di aumentare l’autonomia e le potenzialità delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.

“A fronte di avanzamenti tecnologici straordinari che vediamo ogni giorno, abbiamo sempre più bisogno di studi e ricerche che mettano in evidenza le effettive potenzialità delle nuove tecnologie applicate alla riabilitazione e alla cura delle persone con disabilità per generare nuovi campi di applicazione e direzioni di svilup­po. – dichiara Patrizia Ceccarani Direttore Tecnico Scientifico della Lega del Filo d’Oro – Da oltre 40 anni la “Lega” lavora attuando ricerche in campo biomedico, psicopedagogico, tecnologico-riabilitativo e sociale e per promuovere una cultura scientifica che si traduca in approcci operativi omogenei e coerenti e questa Conferenza Internazionale sulle tecnologie assistive è sicuramente un importante passo in tale direzione”.

La Lega del Filo d’Oro, infatti, ha dato vita presso la sede nazionale di Osimo a un Centro di Ricerca per l’area psicopedagogica e tecnologico-riabilitativa che, su richiesta dei servizi riabilitativi e in base alle esigenze degli utenti, progetta, costruisce e sperimenta metodologie e strumenti di supporto alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali permettendo loro di interagire con l’ambiente e acquisire un proprio livello di autonomia. Il Centro di Ricerca è nato per sviluppare, dare risposte e stimolare l’apprendimento degli utenti e la sua attività si è evoluta, nel corso degli ultimi quarant’anni, per incrementare nuove tecnologie da affiancare a quelle esistenti, che spesso non sono sufficientemente adeguate alla disabilità della persona, e renderla il più autonoma possibile. Tutti i progetti di ricerca hanno lo scopo di promuovere l’indipendenza delle persone e la loro interazione autonoma e soddisfacente con l’ambiente circostante. Negli ultimi dieci anni i progetti di ricerca si sono quintuplicati e nel corso del 2016 sono stati attuati 17 progetti con il coinvolgimento delle sedi di Osimo, Lesmo, Molfetta e Termini Imerese.

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