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Se la raccolta fondi è questione di fede

Avrà sede a Firenze il primo master dedicato al fundraising, comunicazione e management per gli enti ecclesiastici e le organizzazioni religiose. Iscrizioni aperte fino al 27 ottobre per una formazione che punta non solo a essere trasversale, ma anche ecumenica

di Redazione

In occasione della presentazione della IV edizione di Religious Fundraising, la prima esperienza nazionale nel settore specifico delle organizzazioni a movente ideale, svoltasi il 27 e 28 settembre nell’Aula Magna della Facoltà Valdese di Teologia si è presentato il primo Master in Fundraising, comunicazione e management per gli enti ecclesiastici e le organizzazioni religiose, nato per rispondere all’esigenza delle organizzazioni religiose di incrementare le competenze in chiave di fundraising di quanti sono chiamati a gestire servizi funzionali all’attività di culto e all’attività sociale. Una due giorni cui hanno partecipato accanto a cristiani, cattolici e riformati, anche esponenti ebrei e buddisti. Si tratta di un corso – e a maggior ragione per un master come quello che prenderà il via a dicembre di quest’anno – che punta sulla trasversalità, per dirla in altre parole utilizza un metodo ecumenico. Se in altri Paesi e in particolare negli Usa il Religious fundraising è particolarmente sviluppato, in Italia si può dire abbia mosso i primi passi negli ultimi tempi, ora dovrà sempre più accelerare anche alla luce della Riforma del Terzo settore.

Se il corso che si è tenuto nell’Aula Magna della Facoltà Valdese di Teologia è giunto alla sua quarta edizione il Master è una vera e propria novità promossa dall’Italian Adventist University, in collaborazione con lo Studio Romboli.


I partecipanti alla IV edizione del Religious Fundraising

Come spiega Catia Drocco, coordinatrice del Master, il corso «arriva dopo alcuni anni di accompagnamento a realtà ecclesiali, abbiamo formato giovani e pastori delle chiese valdesi e avventiste. Abbiamo colto il bisogno di cambiare visione da parte di queste organizzazioni che vivevano di autofinanziamento e 8per mille. Il progetto è stato l’incubatore del Master che proponiamo ora». Drocco sottolinea, inoltre l’importanza di partire da chi guida le comunità «non solo per cambiare il modo in cui si fa fundraising, ma anche per acquisire un nuovo modo di fare attività sociale, puntando sulla sostenibilità dell’agire e alla valutazione dell’impatto sociale. Ed è questa la vera sfida».

Tra gli obiettivi vi è quello di formare manager in grado di fare raccolta fondi in organizzazioni di Terzo settore a cosiddetto movente ideale, ma non solo. Quella che prenderà il via a dicembre nella sede dell’Italian Adventist University di Firenze, si può ben considerare come l’unica proposta al momento dedicata in modo specifico alla formazione nei settori di fundraising, comunicazione e management per gli enti ecclesiastici e le organizzazioni religiose di qualsiasi confessione.

Il Master di primo livello rappresenta un luogo privilegiato per acquisire tutte le metodologie di lavoro contenute nella Riforma del Terzo settore. In concomitanza, nonché in sintonia con la nuova Riforma, il corso vuol contribuire a questo momento di transizione e cambiamento del Terzo settore italiano. Destinatari privilegiati, spiega Drocco, sono giovani neolaureati che cercano un master di specializzazione in quello che si può definire un mercato interessante e ancora da esplorare, ma anche quanti già lavorano nelle organizzazioni religiose e negli enti ecclesiastici. «I primi a iscriversi [le iscrizioni chiudono il 27 ottobre (qui link)] non sono stati i neolaureati, ma chi si sta reinventando del contesto del non profit e quanti già operano in questi enti che si stanno riorganizzando decidendo di dedicare un’area e delle risorse alla comunicazione e al fundraising».

Il Master oltre alla raccolta fondi, propone ai partecipanti 7 moduli formativi che spaziano dalla riforma del Terzo settore alla comunicazione sociale, sino a introdurre gli elementi di Leadership e Management con il contributo dei protagonisti del Terzo settore italiano. Quella che si configura è una proposta formativa che desidera creare figure professionali con capacità trasversali all’organizzazione religiosa, capacità critica di pensiero e competenze aggiornate rispetto l’evoluzione storica del settore (il nuovo 5×1000, il social Bonus, i Titoli di Solidarietà e la valutazione dell’impatto sociale…).

Tra gli obiettivi del Master vi sono la creazione di una cultura del dono, della sostenibilità dell’agire sociale e dell’impatto sociale all’interno delle organizzazioni religiose; la formazione di manager in grado di gestire la complessità dei processi gestionali e relazionali all’interno di organizzazioni complesse e, infine, la trasformazione dell’attività di fundraising da strumento a processo in grado di coinvolgere la dimensione organizzativa e di sviluppo degli stessi enti. «Ci siamo anche resi conto di un paradosso che avviene quando si formano persone già inserite all’interno di una struttura: che queste rientrando si ritrovino decontestualizzate, per questo» conclude Drocco, «abbiamo pensato di coinvolgere i membri del board delle organizzazioni, pastori e parroci, come uditori per creare sinergie».

Il corso si terrà a Firenze all’Italia Adventist University “Villa Aurora”, i posti disponibili sono 40 e sono proviste borse di studio totali o parziali


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