Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Catalogna, in serata potrebbe essere dichiarata l’indipendenza

Stasera alle 18 il presidente Carles Puigdemont parlerà al Parlamento regionale. L’attesissimo discorso potrebbe proclamare la rottura con Madrid o aprire alle trattative. In queste ore El Pais ha anche pubblicato alcune carte sequestrate dalla Guardi Civil che descrivono la strategia degli indipendentisti

di Lorenzo Maria Alvaro

È il giorno X per la Spagna. Oggi alle 18 Carles Puigdemont (nella foto di copertina), presidente della Catologna, terrà il suo discorso davanti al parlamento regionale. Solo due le ipotesi dul tavolo. O Puigdemont decide di dare seguito al voto referendario, strappare con Madrid, e dichiarare l’indipendenza (quella che viene definita Dui – Dichiarazione unilaterale di indipendenza) oppure decidere di aprire in modo diretto o indiretto alla trattativa con Madrid.

Nessuno sa quale sarà la svolta del bivio che gli indipendentisti decideranno di intraprendere. Ma la tensione è altissima perché proprio in queste ore El Pais ha pubblicato un documento rinvenuto dalla Guardia Civil il 20 settembre scorso, durante una perquisizione in casa del braccio destro di Orios Junqueras, vicepresidente della Generalitat.


L'articolo di El Pais nella versione online

Nelle otto pagine che si intitolano «EnfoCATs. Rimettere a fuoco il processo di indipendenza per un risultato di successo. Proposta strategica» c’è descritta punto per punto la strategia per arrivare all’indipendenza. Un vero e proprio “calendiario scissionista” che organizza le operazioni in due fasi e arriverà al suo compimento nel 2022. Documento che prevede anche la reazione violenta dello Stato spagnolo e le contromisure catalane.

Non è dato sapere se sia solo uno scenario o un vero programma. Ma basta per rendere l’atmosfera incandescente perché conferma che «i capi politici e di polizia dei Mossos sono totalmente coinvolti in questo processo separatista».

Il premier Mariano Rajoy, dal canto suo, ha annunciato una reazione forte dello Stato se Puigdemont dovesse andare avanti per la sua strada. "Impediremo che la Catalogna si separi", ha chiarito con forza. Rajoy parlerà domani, alle 16, al Congresso per dare conto delle sue posizioni sulla sfida separatista.

Nel caso in cui si dovesse arrivare allo scontro Madrid applicherà l'art. 155 della Costituzione spagnola che consentirebbe di sospendere l'autonomia catalana e il suo presidente, sciogliere il parlamento di Barcellona e convocare elezioni anticipate. Il vicesegretario del Pp, Pablo Casado, ha anche avvertito Puigdemont che rischia la prigione per "ribellione".

L’Europa, cui i separatisti si sono appellati, attraverso la Commissione europea ha ribadito che considera come illegale il referendum del 1° ottobre, rifiutando di fare commenti su un'eventuale dichiarazione unilaterale di indipendenza. «Non facciamo congetture su ciò che potrebbe accadere questa sera», ha detto il portavoce della Commissione, Margaritis Schinas.



Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA