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Il premio Nobel per la Pace a Roma: «l’Italia stia dalla parte giusta della storia»

La presidente di ICAN, Susy Snider, ha ritirato ieri la Colomba d'Oro per la Pace. Premiati anche per i giornalisti Lucia Goracci, Nancy Porsia e Zerocalcare. Snider è stata poi ricevuta alla Camera. Le organizzazioni italiane aderenti a ICAN rilanciano la mobilitazione ‘Italia Ripensaci’

di Sara De Carli

Susi Snyder, presidente dello Steeering Group di ICAN-International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, l'organizzazione che ha appena vinto il Premio Nobel per la Pace, ha ricevuto ieri al Maxxi di Roma il Premio Colombe d'Oro.

Il Premio è assegnato annualmente dall’istituto di ricerche internazionali Archivio Disarmo (IRIAD) con il sostegno di Legacoop fin dal 1986, Anno internazionale della pace. Lo scorso 6 agosto la giuria (composta da Fabrizio Battistelli, Dora Iacobelli, Riccardo Iacona, Dacia Maraini, Andrea Riccardi e Tana de Zulueta) avava proclamato i vincitori di quest'anno: per i giornalisti Lucia Goracci (RaiNews24), Nancy Porsia (freelance da Tunisi) e Michele Rech “Zerocalcare” (graphic novelist), mentre la Colomba internazionale è stata assegnata a ICAN, il network internzionale che si è impegnato per arrivare al Trattato per la messa al bando delle armi nucleari.

Susi Snyder è stata anche ricevuta alla Camera dei Deputati: accompagnata da rappresentanti di Senzatomica e Rete Italiana per il Disarmo è stata ricevuta dalla vicepresidente Marina Sereni, con la presenza del sottosegretario agli esteri Benedetto Della Vedova e di parlamentari di numerose forze politiche, sia di opposizione che di maggioranza. I rappresentanti del movimento internazionale per il disarmo nucleare hanno ricordato a parlamentari e membri del Governo le motivazioni alla base del percorso verso un Trattato di messa al bando. Susi Snyder ha ricordato come l'obiettivo di ICAN e di tutte le sue organizzazioni partner sia quello di riportare al centro il “lato umano” della problematica riguardante le armi nucleari: «Non si tratta solo di diplomazia e politica ma di una problematica che va a incidere direttamente sulla vita di miliardi di persone» ha commentato Snyder, una delle massime esperte mondiali di disarmo nucleare. «Questo è un momento davvero importantissimo per ICAN, con il conseguimento del Nobel e soprattutto il successo dell’adozione del Trattato sulla proibizione delle armi nucleari. ICAN è anche onorata di essere stata insignita del premio Colombe d’Oro per la Pace a riconoscimento di tutti questi sforzi»

Il supporto internazionale al percorso di disarmo nucleare iniziato alle Nazioni Unite, oggi ancora più evidente grazie al conferimento del Premio Nobel, è stato anche calato nel contesto italiano, con la richiesta che il nostro Paese inizi un percorso che possa condurre l'Italia e i suoi partner europei all'interno del novero dei Paesi firmatari del Trattato.

«In questo senso continua la mobilitazione ‘Italia Ripensaci’ lanciata dalle nostre organizzazioni, che vedrà numerosi appuntamenti e azioni nelle prossime settimane in tutta Italia», afferma Francesco Vignarca di Rete Disarmo. L’impegno della società civile italiana continuerà, anche grazie alla nuova energia che deriva dal conferimento del Nobel: «Siamo convinti che l’Italia firmerà il Trattato di messa al bando, ma continueremo ad impegnarci affinché le forze politiche si facciano carico di questa istanza e trovino il coraggio di stare dalla parte giusta della Storia», conclude Daniele Santi presidente di Senzatomica.

Sempre ieri una delegazine di ICAN composta da Ray Acheson, Beatrice Fihn and Tim Wright ​è stata ricevuta a New York dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. «We implore all nations to join the treaty without delay, lest anyone else ever suffer as they have», hanno detto. Qui il loro intervento completo.


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