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“Una fame da morire”: muoiono così 3 milioni di bambini sotto i 5 anni

Al via oggi la campagna globale di Save the Children “Fino all’ultimo bambino” che ha l'obiettivo di salvare e dare un futuro ai piccoli senza domani. Dal 12 ottobre al 5 novembre attiva la raccolta fondi attraverso il numero solidale 45544. Fino al 17 ottobre a Milano è anche possibile sperimentare un percorso immersivo e coinvolgente, grazie alla tecnologia

di Antonietta Nembri

Una fame da morire. Vecchie e nuove sfide nel contrasto alla malnutrizione” questo il titolo dell’ultimo rapporto presentato da Save the Children. E non si tratta semplicemente di un titolo a effetto. Dal report infatti emerge che la malnutrizione rappresenta la concausa di circa la metà (45%) delle morti infantili a livello globale. Ogni anno nel mondo sono 3 milioni i bambini sotto i 5 anni che muoiono per questo, “un killer silenzioso che trova terreno fertile tra le piaghe della povertà, dei conflitti e dei cambiamenti climatici” si legge in una nota: “1 minore su 4 sotto i 5 anni colpito da malnutrizione cronica, 1 su 12 da quella acuta”

Sono 52 milioni i minori sotto i 5 anni che in questo momento stanno soffrendo la carenza improvvisa di cibo e nutrienti, mentre ben 155 milioni sono malnutriti cronici e rischiano che le gravi conseguenze sul loro sviluppo fisico e cognitivo si ripercuotano sull’intero ciclo di vita. Povertà, cambiamenti climatici e conflitti hanno un ruolo decisivo nella diffusione della malnutrizione. Nei Paesi a medio e basso reddito, 2 minori su 5 vivono in stato di povertà multidimensionale, con forti deprivazioni circa l’accesso al cibo, ai servizi igienico-sanitari e all’educazione, mentre nel Corno d’Africa e in Kenya, in seguito all’emergenza climatica El Niño, 7 milioni di bambini stanno ancora facendo i conti con la carenza d’acqua e di sostanze nutritive. Solo nel 2016 guerre e insicurezza alimentare hanno provocato la fuga di 65,6 milioni di persone e 122 milioni di bambini affetti da malnutrizione cronica vivono in zone sferzate dai conflitti.

«È semplicemente inaccettabile che ancora così tanti bambini perdano la vita perché colpiti dalla malnutrizione, un killer silenzioso, ma prevenibile, che trae ancora più forza proprio attraverso il circolo vizioso della povertà, dei conflitti e dei cambiamenti climatici, e che indebolisce il sistema immunitario dei bambini, lasciandoli vulnerabili alle infezioni e alle malattie. E, per quelli che sopravvivono, la malnutrizione rappresenta una condanna per tutta la vita, perché può danneggiare il loro sviluppo cognitivo e avere ripercussioni devastanti sul loro futuro e sulle loro opportunità di vita da adulti. Diventano così bambini senza un domani, molto spesso per il solo fatto di essere nati nel posto sbagliato, in contesti molto poveri o colpiti da pesanti crisi», ha dichiarato Claudio Tesauro, presidente di Save the Children.

Ed è per salvare e dare un futuro ai bambini senza un domani che l’ong lancia la campagna Fino all’ultimo bambino «Dal 1990 a oggi sono stati compiuti importanti passi in avanti per ridurre il fardello della malnutrizione, riducendo da 254 a 155 milioni il numero di bambini colpiti da malnutrizione cronica. Nonostante ciò, il mondo è ancora ben lontano dal raggiungere gli obiettivi globali, quali la riduzione del 40% dei casi di malnutrizione cronica entro il 2025 e l’eliminazione di tutte le forme di malnutrizione entro il 2030. Noi continueremo a fare di tutto perché nessun bambino venga più lasciato indietro e affinché a tutti, nessuno escluso, venga restituita la possibilità di beneficiare delle sostanze nutritive di cui hanno bisogno, crescere sani, andare a scuola, formarsi e guardare al futuro con speranza», ha commentato Valerio Neri, Dg di Save the Children.

Ed è proprio all’interno di questa campagna che Save the Children, in collaborazione con Microsoft e con il patrocinio del Comune di Milano, ha ricreato, alla Microsoft House di Milano, in viale Pasubio 21, un percorso esperienziale immersivo che aiuta a a conoscere da vicino il problema della malnutrizione.
Grazie alle tecnologie della realtà mista (con il visore HoloLens), i visitatori, tra cui anche diversi alunni delle scuole, avranno la possibilità di vivere un’esperienza coinvolgente ed educativa. Attraverso gli ologrammi (nella foto un esempio), si possono sperimentare sensazioni reali di contesti di disagio, oltre a poter sentire durante il percorso anche odori e suoni per ritrovarsi a tu per tu con le stesse sfide di chi, ogni giorno, è costretto a fare i conti con la povertà estrema, le guerre e i cambiamenti climatici, le tre concause principali della malnutrizione.

Camminare su un pavimento di rifiuti, sentire il terreno sconnesso per il sovrapporsi della sporcizia sotto i piedi e grazie al visore vedersi un topo venirti incontro non è un’esperienza di tutti i giorni, anzi. Ma anche ritrovarsi il rumore assordante di colpi di artiglieria nelle orecchie, senza la comoda sensazione di una poltrona davanti alla tv, ma indossando degli stranianti visori non fa certo piacere. Ma per chi sperimenta il percorso, come ricorda uno dei cartelli dell’ultima area ricostruita, la sensazione è di sconcerto, ma tu ritorni a casa Passare dall’India, alla Siria e finire nel deserto del Corno d’Africa, non leggendo un reportage, ma immergendosi nelle sensazioni olfattive e visive (e sonore come il fastidioso ronzare di mosche in un panorama di morte) è come fare il giro del mondo del disagio e della povertà.

«Oggi più che mai è arrivato il momento di dire basta. Basta alla perdita di così tante vite, tra i bambini, che potrebbero essere facilmente salvate e protette. Basta a così tante infanzie spezzate, negate e compromesse. È dunque fondamentale che il mondo rafforzi il proprio impegno e faccia ancora di più per contrastare in maniera efficace la malnutrizione. Perché un mondo che volta la faccia anche a un solo bambino la volta al suo stesso futuro», ha detto ancora Valerio Neri.

Save the Children dal 2009 al 2015, con la campagna Every One per il contrasto alla mortalità infantile si è impegnata per evitare che milioni di bambini sotto i 5 anni perdessero la vita per cause facilmente curabili e prevenibili. Solo nel 2016, nel mondo, grazie alla campagna Fino all’ultimo bambino, l’organizzazione ha raggiunto 21 milioni di bambini con i suoi programmi di salute e nutrizione. I programmi di Save the Children, oltre a prevedere interventi specifici in tema di nutrizione, prevenzione e assistenza materno-infantile, prima e dopo il parto, comprendono azioni specifiche per incentivare la crescita delle comunità locali in modo sostenibile.
Per sostenere la campagna è a disposizione il numero solidale 45544, attivo dal 12 ottobre al 5 novembre. Sarà possibile donare 2 euro inviando un SMS dai cellulari WIND Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali. Si potranno inoltre donare 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa TIM, Wind Tre, Fastweb e Tiscali, oppure 5 euro da rete fissa Vodafone, TWT, Convergenze e PostMobile.

In particolare i fondi raccolti in Italia nel corso della campagna andranno a sostenere i progetti di Save the Children in Egitto, Etiopia, India, Malawi, Mozambico, Nepal e Somalia. All’interno della campagna si inserisce anche il percorso esperienziale alla Microsoft House di Milano che è aperta al pubblico fino al 17 ottobre. «La nostra missione è di aiutare persone e organizzazioni a ottenere di più grazie alla tecnologia. In particolare sul fronte del Terzo settore in Italia, abbiamo aiutato dal 2012 oltre 6500 realtà, fornendo loro soluzioni tecnologiche per aumentare il loro impatto nel Paese e in tante situazioni di disagio e difficoltà», spiega Silvia Candiani, Ad Microsoft Italia che si detta orgogliosa «di questo percorso di collaborazione con Save the Children, un’associazione che vede nel ruolo della tecnologia un’ulteriore leva per poter ampliare e migliorare le attività di assistenza e supporto erogate spesso in condizioni di emergenza e di forte disagio».

Per poter partecipare all’esperienza – che si chiude con un momento di realtà virtuale in un villaggio del corno d’Africa in cui si ha la sensazione di essere a fianco degli operatori che stanno aiutando un bambino malnutrito – occorre registrarsi e prenotare la visita all’indirizzo https://www.savethechildren.it/partecipa-all-evento-di-fino-all-ultimo-bambino fuori dai momenti dedicati alle visite scolastiche (previste per venerdì 13 e lunedì 16 ottobre).


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