Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Quindici medici in Zambia per salvare 20 bambini cardiopatici

Quindici medici volontari italiani sono in missione a Lusaka, Zambia, per salvare 20 bambini gravemente cardiopatici all’University Teaching Hospital. La missione è organizzata da Mission Bambini con il supporto di Artsana Group

di Redazione

Sono partiti il 14 ottobre in quindici: sono i medici volontari italiani in missione a Lusaka, nello Zambia, per salvare venti bambini gravemente cardiopatici in attesa di cure presso l’University Teaching Hospital. Nella settimana di permanenza, i medici italiani lavoreranno in stretta collaborazione con i medici locali, per potenziare le loro competenze sia attraverso il training durante gli interventi chirurgici che attraverso apposite lezioni nella fase post chirurgica.

La missione umanitaria è organizzata da Mission Bambini con il sostegno di nove filiali estere dell’azienda Artsana Group, che attraverso il brand Chicco, si inserisce nel quadro di una collaborazione pluriennale tra la Fondazione italiana e l’University Teaching Hospital sviluppata grazie al prezioso supporto dell’Ambasciata Italiana in Zambia. Da febbraio 2016 sono state già portate a termine tre missioni operatorie, nell’arco delle quali 28 bambini zambiani sono stati operati a cuore fermo e altri 89 bambini sono stati sottoposti a screening. Durante la nuova missione, si prevede di realizzare 10 interventi chirurgici a cuore fermo, 10 cateterismi e 30 screening, visite che permetteranno ai bambini di avere una diagnosi corretta.

«L’azione promossa da Mission Bambini per dare una speranza concreta ai bambini zambiani affetti da malformazioni congenite al cuore è probabilmente una delle più toccanti tra le tante iniziative intraprese dalla società civile italiana in questo Paese», dichiara l’Ambasciatore italiano in Zambia Filippo Scammacca del Murgo. «Si tratta di affermare il diritto alla vita di alcuni tra i tanti bambini in lista di attesa affetti da tali patologie. Le loro famiglie non sono nelle condizioni di finanziare costosi interventi in cliniche ubicate in Paesi esteri, per questo è di cruciale importanza l’impegno volontario di chirurghi, cardiologi, anestesisti, infermieri ed altri specialisti italiani coinvolti in queste complesse operazioni».

Attualmente in Zambia sono circa 300 i bambini in lista d’attesa per un’operazione cardiochirurgica. Per realizzare l’obiettivo di rendere con il tempo autonomi i medici locali nell’esecuzione degli interventi, una grande importanza riveste il ruolo della formazione assicurata durante le missioni: «Si tratta anche – continua l’Ambasciatore Filippo Scammacca – di trasferire conoscenze e formazione ad una equipe della clinica universitaria di Lusaka per permetterle, nel quadro di un programma quinquennale, di procedere autonomamente a tali interventi. Sono fiero, quale rappresentante dello Stato italiano, di questo impegno svolto dalla società civile e del supporto offerto in maniera disinteressata da medici e personale paramedico italiano, con il sostegno finanziario di alcune filiali estere di Artsana Group, attraverso il brand Chicco. Un impegno che contribuisce a cementare le relazioni di amicizia e di fratellanza nonché di operoso partenariato che uniscono il popolo italiano a quello zambiano».

Nel corso della missione sarà discussa la possibilità di aprire in futuro le lezioni teoriche anche agli studenti dell’Università di Medicina, oltre che ai medici già attivi presso l’University Teaching Hospital. La missione in programma dal 14 al 22 Ottobre 2017 è stata organizzata dalla Fondazione Mission Bambini nell’ambito del programma “Cuore di bimbi”, avviato nel 2005 per salvare i bambini cardiopatici che nascono nei Paesi più poveri. In oltre dieci anni, sono stati operati e salvati 1.761 bambini, più di 14.000 bambini sono stati sottoposti a screening cardiologico e più di 200 medici locali hanno potuto ricevere formazione gratuita in diversi Paesi in Africa, Asia e Europa dell’Est.

Foto Pexels


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA