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A Cagliari, nel corso degli incontri promossi dalla CEI, sono stati presentati i risultati del progetto nazionale "Cercatori di LavOro": in sei mesi, mappate centinaia buone pratiche italiane di sostenibilità

di Redazione

Sono 542 le buone pratiche aziendali, amministrative e formative mappate dai volontari del progetto Cercatori di LavOro, realizzato a partire da gennaio 2017 grazie alla partnership di NeXt Nuova Economia X Tutti, CEI e del Progetto Policoro.

200 volontari provenienti dalle diocesi di tutta Italia sono andati alla ricerca di pratiche di sostenibilità a 360°, per creare un “paniere” di esempi virtuosi e replicabili e generare nuovi approcci al mondo del lavoro. Dopo un’attenta analisi delle pratiche segnalate, 402 sono emerse realmente sostenibili. Di queste, 309 provengono da realtà imprenditoriali, 40 dal mondo della scuola e 52 dalla pubblica amministrazione più in generale. Rispetto alla retorica diffusa, il Mezzogiorno arriva sul podio con un 42% delle buone pratiche segnalate; uno stacco rilevante rispetto al 34% di segnalazioni provenienti dal Nord e a quasi il 24% del centro Italia.

Sono questi i risultati di Cercatori di LavOro. Il progetto nazionale ha coinvolto un centinaio di Diocesi italiane e utilizzato tre strumenti fondamentali: i criteri dell’Autovalutazione Partecipata proposti da NeXt per la selezione delle esperienze virtuose in campo sociale e ambientale, un questionario sugli aspetti qualitativi e quantitativi legati al lavoro responsabile che è stato sottoposto dai “Cercatori” alle realtà del territorio ritenute sostenibili messo a punto dal Comitato Organizzatore delle Settimane Sociali e una forte rete sociale legata al mondo delle realtà ecclesiali, che è stata fulcro della raccolta di informazioni sui territori.

Il coordinamento del progetto è stato affidato a NeXt – associazione nazionale che mette in rete i più importanti player italiani del terzo settore. Questa organizzazione, grazie all’esperienza in materia di creazione e rafforzamento delle reti territoriali, analisi e rilevazione dei modelli di consumo e produzione responsabile ha coordinato e rielaborato le informazioni ricevute dai “Cercatori” del progetto, molti dei quali volontari del Progetto Policoro – l’iniziativa della Chiesa italiana per dare risposte concrete al problema della disoccupazione – partner di questo progetto insieme alla CEI.

Grazie al progetto, i Cercatori di LavOro sono diventati i protagonisti di una vera e propria mobilitazione dal basso, che ha l’obiettivo di diffondere e rendere virali le esperienze positive.

L’analisi dei risultati, realizzata da NeXt sotto la guida dei Prof. Leonardo Becchetti, Giuseppe Notarstefano e di Mons. Filippo Santoro, è stata presentata oggi nella prima giornata delle Settimane Sociali della CEI. Un quadro piuttosto completo e articolato della “buona Italia”, creativa e innovativa che – come da tema dell’evento quadriennale – crea posti di lavoro dignitosi e si cala nelle realtà territoriali con etica e sostenibilità.

I dati analizzati dopo questa prima mappatura nazionale vogliono hanno fatto emergere i punti di forza, le aree di miglioramento e gli elementi di replicabilità delle esperienze di sostenibilità ad ampio spettro, già in essere nel nostro Paese.

Da oggi, a Cagliari, gli ospiti delle Settimane Sociali saranno impegnati in un’estrapolazione da questi dati sulle strategie e i comportamenti che possono essere riadattati a nuovi contesti territoriali e costruire una progettualità condivisa con le reti ecclesiali da sperimentare nei prossimi mesi.

Partendo da pratiche già acquisite e testate sui territori, si potrà così iniziare un percorso circolare di buone prassi sostenibili in campo sociale, economico e ambientale, generando nuove professionalità, indirizzi economici e mobilitazioni dal basso.


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