Sezioni

Attivismo civico & Terzo settore Cooperazione & Relazioni internazionali Economia & Impresa sociale  Education & Scuola Famiglia & Minori Leggi & Norme Media, Arte, Cultura Politica & Istituzioni Sanità & Ricerca Solidarietà & Volontariato Sostenibilità sociale e ambientale Welfare & Lavoro

Cooperazione & Relazioni internazionali

Zimbabwe: ultime notizie

Nella capitale del paese africano sono scese in piazza migliaia di persone a sostegno dell’intervento delle forze armate che, nei giorni scorsi, hanno di fatto messo agli arresti domiciliari Mugabe

di Marco Marcocci

Il popolo è dalla parte dell’esercito e chiede con forza le dimissione del 93enne presidente Mugabe, padre padrone dello Zimbabwe dal 1980.

Così, apprendiamo dalle agenzie internazionali, che ad Harare, la capitale del paese, sono scese in piazza migliaia di persone a sostegno dell’intervento delle forze armate che, nei giorni scorsi, hanno di fatto messo agli arresti domiciliari Mugabe, che stava spianando la strada alla moglie Grace verso la successione alla poltrona presidenziale.

La manifestazione popolare, svoltasi n un clima di festa e, quindi, pacificamente riscontra anche dei tratti folcloristici negli slogan utilizzati dai dimostranti.

Negli striscioni sono apparse scritte del tipo “Bob non è nostro zio”, “Mugabe deve lasciare lo Zimbabwe”, “No alla dinastia dei Mugabe”, “Mugabe, adesso basta, vattene”, “Riposa in pace, Mugabe” e molto altro ancora.

Anche la potente Associazione dei Veterani di Guerra ed il Movimento per il cambiamento democratico di opposizione si sono schierati al fianco dei manifestanti, sostenendo quindi l’azione delle forze armate.

L’isolamento del vecchio presidente, scaricato anche dai suoi più fedeli collaboratori, risulta evidente come anche la sua ostinazione a rassegnare le tanto attese ed auspicate dimissioni.

Durante la manifestazione sono stati tanti gli slogan a sostegno di Costantino Chiwenga, il capo delle forze armate che ha condotto il golpe.

Il un cartello che lo raffigura a mezzo busto c’è scritto “La voce del popolo” ed in altri “Go, go nostro generale”.

Il Financial Times definisce l’attuale situazione dello Zimbabwe come “un colpo si stato al rallentatore” e molti osservatori internazionali ritengono che la possibile ascesa al potere della consorte di Mugabe ha suscitato preoccupazione ai vertici dell’esercito, finora privilegiati dal presidente e, anche per questo, a lui fedeli.

Un’ultima agenzia, rilanciata dalla CNN, fa sapere che un ministro avrebbe dichiarato che “Mugabe è intenzionato a morire per i suoi principi e per proteggere la costituzione”. Ancora una conferma, quindi, della tenacia di Mugabe che, nonostante l’isolamento in cui sembra essere finito, non vuole dimettersi.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA