Attivismo civico & Terzo settore

Mons. D’Urso: «Un plauso alla legge no slot del Piemonte»

Il Presidente della Consulta Nazionale Antiusura, Mons Alberto D'Urso, plaude all'iniziativa legislativa antislot della Regione Piemonte

di Redazione

Il Presidente della Consulta Nazionale Antiusura, Mons Alberto D'Urso, plaude all'iniziativa legislativa della Regione Piemonte che ha approvato la legge n. 9 del 2016 ( “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico”).

La normativa prevede che le 23mila slot machine, presidi di malaffare e illegalità, che invadono gli esercizi commerciali e spazi di aggregazione nei 1200 comuni piemontesi dovranno rispettare la distanza minima dei 500 metri dai cosiddetti luoghi sensibili, come scuole, centri di formazione, luoghi di culto, impianti sportivi, ospedali, strutture residenziali o semi-residenziali sanitarie, strutture ricettive per categorie protette, luoghi di aggregazione giovanile e oratori, istituti di credito e sportelli bancomat, esercizi di compravendita di oggetti preziosi ed oro usati e stazioni ferroviarie.

"Un atto coraggioso ha intrapreso il Presidente Sergio Chiamparino- ha dichiarato Mons. Alberto D'Urso- con il quale ha accolto le preoccupazioni che le Fondazioni Antiusura operanti in Italia hanno urlato a gran voce ai rappresentati del Governo, delle Regioni e dei Comuni. In tutte le maniere, tramite i mass media, gli incontri pubblici, abbiamo spiegato che l'accordo siglato dall'On. Baretta in sede di Conferenza Unificata Stato- Regioni- Enti locali sul riordino del settore giochi non avrebbe portato ad alcuna riduzione del consumo di azzardo. Con piacere dunque accogliamo che alcune Regioni e alcuni Comuni abbiano preso le distanze da quell'accordo".

La Consulta ricorda che quell'intesa che avrebbe dovuto trovare attuazione giuridica con un decreto legislativo è caduta nel nulla.

Intanto il Presidente della Repubblica ha firmato la legge di Bilancio 2018, che prossimamente sarà discussa in parlamento, la quale prevede che gli enti locali si debbano adeguare quell'intesa.

Inoltre la Legge di Bilancio 2018 prevede una proroga "onerosa" dei bandi in essere con una maggiore previsione di entrate per lo Stato di 73 milioni di euro provenienti dal Bingo. Tale disposizione è in contraddizione con la delega al Governo con il piano di riordino del 7 settembre 2017, con il quale le associazioni no-slot, le famiglie, i presidenti di Regioni e i sindaci di molti Comuni chiedevano di inasprire i controlli e le norme contro l'azzardo a tutela della salute pubblica e della tenuta sociale del Paese.

"ll mio auspicio è che i rappresentati degli organismi istituzionali del Paese – ha concluso Mons. D'Urso- nell'esercizio delle loro pubbliche funzioni mettano sempre al centro la persona, la sua dignità, il suo benessere e il suo sviluppo integrale. L'azzardo è incompatibile con tutto questo, va nella direzione opposta".


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