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Insieme per i giovani, con i giovani

Jacopo Bencini, Youth Ambassador italiano per The ONE Campaign, e Nondumiso Hlophe, One Young World Ambassador del Regno dello Swaziland, condividono la loro esperienza come partecipanti alla UA-UE Youth Plug-In Initiative e le loro raccomandazioni ai leader in vista del 5° vertice UA-UE.

di Jacopo Bencini e Nondumiso Hlophe

I giovani dovrebbero svolgere un ruolo attivo nella definizione dell’agenda di partenariato tra l’Unione Africana (UA) e l’Unione Europea (UE), soprattutto nel campo dell’istruzione? Noi ne siamo convinti.

Scelti fra circa 7.500 candidati, siamo onorati di far parte della UA-UE Youth Plug-In Initiative, un progetto ambizioso che riunisce un gruppo di 36 giovani degli Stati membri di UA e UE e della diaspora con l’intento di elaborare una serie di raccomandazioni rivolte ai leader dei due continenti prima del 5° vertice UA-UE che prende il via oggi ad Abidjan, Costa d’Avorio.

Riunire 36 giovani attivisti provenienti da ambienti diversi al fine di redigere un’Agenda della Gioventù è stata una sfida. Ma tutti noi abbiamo qualcosa in comune: il privilegio di aver avuto una qualche esperienza di apprendimento, dall’istruzione formale in classe all’apprendimento non formale sul posto di lavoro. È questo che ci ha consentito di essere qui, di partecipare alla UA-UE Youth Plug-In Initiative (AUEUYPII) e di far sentire la nostra voce.

Dal Regno dello Swaziland al Belgio e dall’Italia all’Etiopia, le ultime quattro settimane sono trascorse in un baleno. Oggi lo splendido sole ivoriano ci ha accolto per la nostra ultima settimana alla AUEUYPII. È giunto il momento di consegnare la nostra agenda. Abbiamo passato insieme più di un mese, “immersi” nelle sedi UA e UE di Addis Abeba e Bruxelles. Ora siamo di nuovo dove tutto ha avuto inizio, ad Abidjan, per rendere possibile l’impossibile.

Noni e Jacopo, 30 e 28 anni, provenienti, rispettivamente, dallo Swaziland e dall’Italia. Siamo qui per consegnare le 60 pagine della nostra Agenda della Gioventù contenente raccomandazioni politiche, nonché idee da mettere in pratica, destinate ai capi di Stato e di governo presenti al 5° vertice UA-UE. Come molti altri partecipanti all’iniziativa, ci siamo incontrati per la prima volta in Costa d’Avorio. Una giovane analista e consulente, ambasciatrice per One Young World, Global Shaper e Queen’s Young Leader, e un giovane ricercatore sulla diplomazia climatica e volontario attraverso The ONE Campaign contro la povertà estrema, uniti dalla nostra passione per promuovere l’accesso all’istruzione per tutti, in particolar modo per le bambine.

Ci rendiamo conto di quanto sia importante un’istruzione di qualità basata sui quattro pilastri dell’apprendimento. Concordiamo sul fatto che l’istruzione e lo sviluppo delle competenze debbano prepararci non solamente per la nostra carriera professionale ma anche alla vita reale. In altre parole, l’istruzione costituisce il fondamento dello sviluppo di un giovane. L’opportunità di ricevere un’istruzione è particolarmente importante per le ragazze, considerato che le donne sono colpite più duramente dalla povertà estrema. In Africa, 51 milioni di ragazze non vanno a scuola e, di conseguenza, un rinnovato partenariato UA-UE dovrà accordare la massima priorità all’importanza del completamento della scuola secondaria da parte delle ragazze, del loro accesso ai servizi in materia di salute sessuale e riproduttiva, della possibilità di disporre e di avere il controllo dei propri beni patrimoniali e di spazi per sviluppare e sostenere le strutture di leadership femminile.

Tanto lavoro è stato fatto per promuovere l’istruzione e l’apprendimento qualificato, di concerto fra le nostre Unioni e i loro Stati membri. Sono stati fatti progressi significativi, ma vorremmo che si andasse oltre. Il presidente dell’Unione Africana, Moussa Faki Mahamat, si è già pronunciato in favore dell’istruzione delle ragazze per “sfruttare il dividendo demografico attraverso investimenti nei giovani”. Ora spetta all’Unione Europea e ai suoi Stati membri dimostrare il proprio impegno, anche facendo la loro parte per garantire il completo finanziamento del Partenariato Globale per l’Istruzione (GPE) e collaborando efficacemente con i governi dell’UA per aiutarli a potenziare i sistemi di istruzione. A tale scopo, i paesi donatori dell’UE devono sostenere il GPE e assicurarsi di raggiungere il target di rifinanziamento pari a 3,1 miliardi di dollari, e presenziare alla conferenza GPE di Dakar del 2 febbraio per esporre tali impegni.

Tramite l’iniziativa AUEUYPII riteniamo di aver avuto l’opportunità di far sentire la nostra voce. Ora spetta ai leader dell’UA e dell’UE dare un seguito alle nostre raccomandazioni poiché i giovani hanno il diritto di essere coinvolti attivamente nei processi decisionali che interessano il loro futuro.

Foto di apertura: Stefan Stefancik/Unsplash


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