Welfare & Lavoro

Con Ambrogio le edicole diventano portinerie di quartiere

Presentato il progetto "Ambrogio - Basta chiedere!" nato dalla collaborazione tra Società Umanitaria e Faen Consulting con il patrocinio di Palazzo Marino. L'assessore comunale alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani spiega che in questo modo si aiutano le edicole «ad evolversi in nuovi spazi multi servizio in cui trovare risposta ai piccoli problemi quotidiani»

di Antonietta Nembri

Ambrogio ho bisogno di… un idraulico, un elettricista, una baby sitter, una badante… No, non è il famoso maggiordomo-autista tuttofare della pubblicità dei cioccolatini. Eppure “Ambrogio” aiuta a trovare il professionista adatto, possibilmente in zona, e concordare l’intervento in modo facile.
Questo è l’obiettivo del progetto “Ambrogio – Basta chiedere!”, nato dalla collaborazione tra La Società Umanitaria e la Faen Consulting, con il patrocinio del Comune di Milano, che punta ad affiancare alla normale attività di vendita di quotidiani e riviste delle edicole una capillare rete multiservizi capace di far evolvere la figura dell’edicolante in un moderno e fidato portiere di quartiere a disposizione dei bisogni e delle necessità degli abitanti.

«Vogliamo che le edicole e gli edicolanti tornino ad essere un valido punto di riferimento in ogni quartiere della città», spiega l’assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive e Commercio Cristina Tajani. «Spazi dove i cittadini possano trovare tutte le informazioni per vivere la città o accedere ai servizi più diversi per risolvere e dare rapide risposte ai piccoli problemi quotidiani». Ambrogio si presenta come un progetto innovativo, semplice e rivoluzionario che porta vantaggi e facilitazioni a quanti vogliono trovare servizi ed esperti a km0. Apre nuove opportunità di lavoro, relazioni e nuove professionalità.

Cuore di “Ambrogio-Basta chiedere!” è una piattaforma informatica che funziona sia come un social network di quartiere sia come un valido motore di ricerca che mette in contatto chi ha un’esigenza con chi può offrirne la soluzione. Alla piattaforma si possono iscrivere persone fisiche e figure professionali: dai piccoli artigiani alle partite Iva e chiunque voglia mettere la propria professionalità a disposizione dei bisogni dei singoli cittadini. Può essere utilizzato con smartphone, tablet e pc oppure recandosi direttamente in una delle edicole presenti in città.

Chi utilizza “Ambrogio” potrà gestire in totale autonomia la propria registrazione, le ricerche e il contatto con i fornitori di servizi attraverso qualsiasi device. L’innovazione sta la possibilità di rivolgersi direttamente al proprio edicolante di fiducia che si occuperà della registrazione, della ricerca e del contatto del professionista certificato, in sintonia con le singole necessità del cliente.

Tra le finalità perseguite anche quelle sociali e di aiuto e sostegno al prossimo attraverso il lavoro e la riqualificazione professionale, ponendosi in coerenza con quanto ha sempre fatto la Società Umanitaria e, in particolare, il suo presidente, Amos Nannini, recentemente scomparso, che ha fortemente voluto e sostenuto il progetto “Ambrogio” insieme a Nicola Fracasso della Faen Consulting e ai sindacati Sinagi Fenagi e Uil. Un percorso di formazione aperto al territorio e rivolto a ragazzi e adulti in cerca di occupazione per aiutarli a costruire un progetto personale e professionalizzante e che è anche in grado di rivalutare il ruolo sociale della figura dell’edicolante e soprattutto dell’edicola, che torna ad essere un valido punto di riferimento per la vita di ogni quartiere della città.

Sei le edicole che hanno aderito al progetto Ambrogio:piazza Oberdan/Malpighi; via Castelbarco 15; via Fiamma 20; piazza Abbiategrasso, piazzale Lagosta e via Pazzini

Sul territorio milanese sono presenti 632 rivendite di giornali e riviste, di cui 503 esclusive e 129 non esclusive, capillarmente distribuite nelle zone centrali e periferiche presso negozi, supermercati, ospedali, mezzanini delle metropolitane, stazioni ferroviarie, chioschi su aree private e su aree pubbliche. Negli ultimi cinque anni, il numero di edicole in città è calato di oltre il 30%.

In apertura foto di Florian Plag/Flicr


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