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Mani Tese guarda al futuro e diventa federazione

Valerio Bini, presidente del neonato Ets che coordinerà iniziative di cooperazione, riuso e riutilizzo, educazione alla cittadinanza globale e inclusione dei migranti, spiega: «La geografia della povertà è cambiata. Oggi la cooperazione non riguarda più solo il Sud del mondo ma anche le nostre città»

di Redazione

«La geografia della povertà globale sta cambiando», dichiara Valerio Bini, presidente della neonata Federazione Mani Tese. È a partire da questa considerazione che sabato 25 novembre è stato siglato l’atto di costituzione della Federazione Mani Tese Ets, una nuova realtà costituita dalle organizzazioni nazionali, locali e territoriali che si richiamano all’esperienza e alla storia dell’Associazione Mani Tese, da oltre 50 anni impegnata per combattere le ingiustizie nel mondo. Una scelta, quella di creare una federazione, imposta da uno scenario globale della povertà ormai mutato, che allo schema tradizionale che suddivideva il mondo in Nord e Sud sostituisce oggi una globalizzazione dell’ingiustizia, in cui vaste aree di povertà coesistono accanto a isole di ricchezza, in ogni parte del pianeta. «Intorno a noi si sta disegnando una nuova mappa delle diseguaglianze globali: mentre alcuni settori delle economie “in via di sviluppo” crescono rapidamente, milioni di persone lasciano ogni anno quelle stesse regioni in cerca di una vita migliore; mentre nelle nostre città nascono nuovi quartieri che attraggono le élite globali, in queste stesse città si producono nuove povertà» continua Bini.

Di fronte a questo scenario in evoluzione, le realtà del mondo Mani Tese si sono unite in una Federazione per rafforzare la loro azione sul territorio italiano, coordinando le attività di cooperazione, educazione alla cittadinanza globale, sensibilizzazione politica, co- sviluppo e inclusione sociale. «Attraverso questa Federazione Mani Tese si proietta verso il futuro elaborando una strategia che unisce i nostri progetti di sviluppo nel Sud del mondo con un’azione efficace nelle periferie “vicine” a noi: una nuova cooperazione, un nuovo volontariato per lo stesso impegno di giustizia» spiega Bini.



Mani Tese è sempre stata all’avanguardia nel cogliere le trasformazioni della società, organizzandosi per rispondere in modo innovativo alla domanda di giustizia che assumeva di volta in volta forme diverse. Accanto all’Organizzazione non governativa fondata nel 1964, sono nate, nel corso del tempo, 4 cooperative per la promozione delle attività di riuso e riciclaggio dei rifiuti (Manitese nazionale, Riciclaggio e Solidarietà di Firenze, “No allo spreco” di Faenza, Ri-Mani di Catania), 5 organizzazioni di volontariato (Campania, Firenze, Pratrivero, Sicilia, Faenza) e un’Associazione di promozione sociale (Finale Emilia). In Italia Mani Tese coinvolge complessivamente oltre 5mila volontari.



I membri della federazione Mani Tese:
Associazione di Volontariato Mani Tese Pratrivero
Cooperativa Riciclaggio e Solidarietà Firenze
Associazione Mani Tese Ong Onlus
Associazione di Volontariato Mani Tese Firenze
Associazione di Volontariato Mani Tese Campania
Cooperativa Sociale Mani Tese Onlus
Ri-Mani Società Cooperativa Sociale Di Catania
Associazione di Volontariato Mani Tese Faenza
Associazione di Promozione Sociale Mani Tese Finale Emilia
Nel consiglio direttivo ci sono: Valerio Bini, eletto presidente, Stella Mecozzi, vicepresidente, Roberto Valgimigli e Gianluca Viaggi.

La Federazione Mani Tese – si legge in una nota diffusa dall'organizzazione – intende operare per la pace e la giustizia e realizzare un nuovo modello di sviluppo sociale ed economico equo e sostenibile, assicurando e sviluppando le condizioni di piena realizzazione della persona umana. Per far questo, si occuperà di promuovere politiche di equità e sostenibilità, buone pratiche di riuso e riutilizzo, sensibilizzare ed educare alla sostenibilità, contrastare il disagio sociale e favorire l’integrazione dei migranti .
La Federazione si occuperà inoltre di declinare sul territorio italiano le campagne internazionali promosse dai soci, coordinandone le attività e sviluppando sinergie di comunicazione e raccolta fondi, favorendo la partecipazione e fornendo supporto e formazione alle realtà locali in modo da favorirne lo sviluppo


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