Comitato editoriale

Care leavers, ora l’obiettivo è rendere permanente il fondo da 15 milioni

Una delegazione di Sos Villaggi dei bambini ha incontrato i sottosegretari Boschi e Bobba. Sull'introduzione del fondo sperimentale per il sostegno ai neo maggiorenni in uscita da realtà d'accoglienza, Samantha Tedesco, responsabile Adovcacy e Programma ricorda che: «sostenere questi ragazzi è una scelta non solo di giustizia, ma una scelta strategica per lo Stato»

di Antonietta Nembri

C’erano Samantha Tedesco, responsabile Advocacy e Programmi di Sos Villaggi dei Bambini e Diana, ragazza neomaggiorenne ospite di un Villaggio Sos in Italia nella delegazione dell’organizzazione che ha incontrato oggi la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Maria Elena Boschi e il Sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Bobba nell’ambito dell’ufficializzazione dell’emendamento per i neomaggiorenni “fuori famiglia” approvato lo scorso 27 novembre dalla Commissione Bilancio del Senato (qui la news ). Un’occasione per approfondire il tema e le difficoltà riscontrate dai ragazzi in uscita dai percorsi di accoglienza e l’importante risultato dell’approvazione della Legge di Bilancio, che prevedrà – per la prima volta nel nostro Paese – un fondo sperimentale di 15 milioni di euro per il sostegno al percorso di autonomia dei giovani “fuori famiglia” in uscita dalle comunità per minorenni o dai percorsi di affido familiare, prevedendo continuità nell’assistenza fino al 21esimo anno di età.

«Oggi è una giornata storica per tutti i bambini e ragazzi che vivono fuori dalla famiglia d’origine. Finalmente si ufficializza l’emendamento con cui si istituisce un fondo sperimentale per il sostegno ai neo maggiorenni in uscita dalle realtà di accoglienza. È un fondo che consentirà di sostenere fino ai 21 anni i ragazzi che non possono vivere con la loro famiglia d’origine e che a 18 anni si trovano soli e come accade “con una valigia fuori dalla porta”. Sos Villaggi dei Bambini insieme ad altre realtà, ha aderito al Comitato neo maggiorenni promosso da diverse associazioni: Agevolando, Fondazione Domus de Luna e Terra dei Piccoli per poter avere una risposta da parte dello Stato a questi ragazzi» afferma Samatha Tedesco. «È un fondo sperimentale e per questo lavoreremo affinché possa diventare un fondo permanente, dimostrando che sostenere questi ragazzi è una scelta non solo di giustizia, ma una scelta strategica per lo Stato. Investire sull’accompagnamento all’autonomia di questi ragazzi vuol dire affrancarli dall’emarginazione e quindi dall’assistenzialismo e consentire loro di contribuire con i loro talenti alla crescita del Paese. Oggi festeggiamo per e con tutti i nostri ragazzi» Tedesco ha voluto anche ringraziare le numerose autorità che «hanno lavorato con noi per questo obiettivo: l’Autorità Nazionale Garante Infanzia e Adolescenza, la vice presidente Commissione Parlamentare Infanzia e Adolescenza Sandra Zampa, il Sottosegretario Luigi Bobba, la Sottosegretario Maria Elena Boschi, i senatori Mattesini, Ferrara, Amati, Collina, Albano e Fasiolo».

Ogni anno in Italia, sono circa 3.000 i care leavers – ovvero i giovani che in base alla nostra legislazione, raggiunta la maggiore età non possono più beneficiare della cura, della protezione e della tutela garantite dalla realtà di accoglienza residenziale – costretti, senza avere le necessarie tutele, ad avviarsi verso un percorso di autonomia economica e lavorativa.
Il lavoro di Sos Villaggi dei Bambini a favore del supporto ai ragazzi in uscita da percorsi di accoglienza – ricorda una nota dell’organizzazione – inizia nel 2007 con la presentazione degli Standard Quality for Children (standard 18) al Parlamento Europeo. In particolare lo standard 18 sottolinea che occorre garantire azioni supplementari, continuo supporto e opportunità di contatto.
Uno dei punti cardine del modello di accoglienza dell’organizzazione è relativo al supporto dei ragazzi neomaggiorenni ed è proprio in questa direzione che si inserisce il progetto europeo Prepare for Leaving Care di Sos Villaggi dei Bambini e la creazione di un fondo per i ragazzi in uscita, attraverso il quale è stato possibile aiutare e sostenere decine di ragazzi.

«Vivo al Villaggio Sos da circa tre anni. Lì ho trovato una nuova casa, una nuova famiglia. Ho persone che mi sostengono e sono al mio fianco ogni giorno. Nella mia educatrice ho trovato un punto di riferimento sicuro e fermo per qualsiasi cosa, dalla più piccola alla più grande. Ho pensato molte volte al momento in cui avrei compiuto 18 anni, a quale sarebbe stato il mio futuro», racconta la giovane Diana. «So di avere la fortuna di poter contare nel sostegno del Villaggio Sos fino a quando porterò a termine i miei studi. Il mio grande desiderio è quello di laurearmi in Scienze dell’educazione: ho sempre amato prendermi cura dei bambini e vorrei poter aiutare altre persone».

Federico Zullo, presidente di Agevolando ha commentato, dopo l'incontro di Roma dal titolo“Giovani, il nostro presente”: «Dopo anni di lavoro, eventi istituzionali, decine di politici incontrati…finalmente possiamo dire di avercela fatta. È un traguardo storico per tanti ragazzi. Ringrazio Federica e Raffaele che oggi hanno rappresentato e portato la voce di migliaia di ragazzi "fuori famiglia" in Italia. Grazie anche al Sottosegretario Luigi Bobba e a tutti i colleghi del Parlamento e del Governo che ci hanno accompagnato nel compimento di questo passo. Il primo di tanti altri che andranno fatti per rendere strutturale e per tutti i ragazzi che ne avranno bisogno questo fondo, piccolo ma prezioso».

In apertura foto da Archivio Sos Villaggi dei Bambini