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La storia di Ivan: dal tirocinio per “ragazzi speciali” a volontario per scelta

Un talento per la moda e per il ben vestire. Una capacità innata di saperci fare con le clienti, mettendole a loro agio davanti allo specchio del piccolo negozio e consigliando loro cosa indossare per le loro occasioni speciali. La onlus milanese racconta la storia di Ivan, 24 anni, il nuovo volontario che ha preso servizio da qualche settimana nel negozio di abbigliamento vintage solidale in via Ressi 23

di Redazione

Milanese, difensore in una squadra di calcio, da poco boxeur in una palestra di Milano, Ivan è nato con un lieve ritardo psicomotorio e per lui la vita è stata da sempre un’avventura un po’ in salita.Quando è natoci racconta sua mamma Miriamera prematuro e sottopeso ma apparentemente non aveva nulla che non andava. Solo dopo una serie di problemi fisici gli è stata diagnosticata la sindrome di Shwachman, una malattia rara che può comportare, tra le varie problematiche fisiche, anche un lieve ritardo psicomotorio. Ivan ha fatto molte cure per via di un grave problema al midollo, ha fatto molte trasfusioni e ha trascorso lunghi periodi in ospedale, poi la sua salute è migliorata”.

Ivan ha il diploma di scuola superiore, è abbastanza autonomo anche se non sa leggere la cartina della città, non conosce i soldi e non conosce il senso del tempo. Ma ha le chiavi di casa, sa arrangiarsi in cucina, si prende cura del suo gatto Roky e di sua nonna Savina, che ha 83 anni. “Abbiamo cercato per lui un tirocinio che potesse metterlo alla provaha raccontato Alice Angeli, educatrice di Mestieri Lombardia, un’importante rete regionale di Agenzie per il Lavoro accreditate da Regione LombardiaIvan ha potuto usufruire di Emergo, il Programma di Città Metropolitana che realizza azioni e servizi volti a favorire l’ingresso nel mercato del lavoro delle persone disabili e a sostenere il mantenimento del posto di lavoro. Gli abbiamo proposto dunque un’esperienza di lavoro al negozio di abbigliamento vintage solidale di Arché. E questa esperienza per lui è stata incredibilmente positiva”.

Ho cominciato a lavorare al negozio a marzo di quest’annoracconta Ivandal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 12:30. Quando il progetto di lavoro è terminato ho deciso di continuare a venire al vintage come volontario, nonostante io abbia un altro tirocinio avviato in un’altra cooperativa. Il negozio mi piace molto: mi piace l’atmosfera, mi piace stare con le volontarie, non mi agito quando le clienti si avvicinano per chiedermi consigli, qui sono diventato più sicuro, un po’ meno timido”.

Ivan scatta anche le foto e pubblica i post nella pagina Facebook del Vintage solidale di Arché – commenta Paolo Dell’Oca, responsabile della comunicazione della Onlussiamo felici di poterlo avere nella nostra squadra di volontari, per noi la sua presenza, gentile, discreta, attenta, fa la differenza”.